PALERMO – Il ministro del lavoro Andrea Orlando a Palermo. “Abbiamo convocato il tavolo perché queste vicende non si risolvono facendo dichiarazioni. Abbiamo costruito le condizioni per avvicinare le posizioni dei diversi soggetti interessati. Faremo una proposta al tavolo ma nutro un ragionevole ottimismo e penso che ci possa essere una soluzione che non lasci indietro nessuno. Stiamo ancora lavorando sui dettagli e affinando qualche particolare tecnico sia con Covisian, Ita e Almaviva”. Così il ministro del Lavoro Andrea Orlando, a margine di una manifestazione elettorale a Palermo col candidato sindaco del centrosinistra Franco Miceli. Sulla vertenza ex Almaviva che riguarda oltre 500 lavoratori, il ministro Orlando ha aggiunto: “Ma diciamo così: il cerchio può chiudersi positivamente comunque riducendo l’impatto al minimo, cosa che non era per nulla scontata”.
Le vicende russe
“Non devono essere gli operai a pagare il prezzo di decisioni geo-politiche. Credo che si debba intervenire facendosi carico di questa situazione e mi muoverò in questo senso. Chi lavora in quello stabilimento non ha alcuna responsabilità per le scelte di Putin e non è giusto che paghi le conseguenze della crisi internazionale. Abbiamo iniziato a parlarne col ministro Giorgetti, ci sono alcune riflessioni in campo legate alle scelte che si faranno sul fronte delle modalità con cui saranno applicate le sanzioni: soprattutto al tema del petrolio, seguiamo la questione con attenzione e soprattutto con determinazione affinché non ci sia un impatto negativo sui lavoratori”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a Palermo, rispondendo ai cronisti sulla crisi del Petrolchimico di Priolo dopo l’embargo sul petrolio russo e che riguarda circa 10 mila lavoratori tra diretti e indotto a margine di una manifestazione a supporto di Franco Miceli.
Salario minimo: aperture positive
“Sul salario minimo vedo aperture positive da tutte le parti, c’è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda. Vediamo qual è il punto di contatto che consenta di intervenire subito in attesa poi di una legge di carattere più organico e che consenta di dare una risposta immediata ai lavoratori che si trovano a basso reddito e a basso salario”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, rispondendo ai cronisti a Palermo sul salario minimo.
Ok al taglio del cuneo
“Nessuno è contrario a ridurre le tasse, bisogna capire come si finanzia questa riduzione. Non ho mai detto di essere contrario al taglio del cuneo fiscale, ho sempre spiegato che dieci punti di distacco che ci separano da altri Paesi europei non si risolvono in una botta. Si dice che la produttività sia cresciuta meno in Italia, vero. Ma la produttività è cresciuta più dei salari, che sono diminuiti del 3%”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, rispondendo ai cronisti a Palermo. “Ho avanzato una proposta, quella di usare tutta l’evasione contributiva individuata ogni anno per ridurre il cuneo, più eventuali altri interventi, e facendo un piano di carattere quadriennale per arrivare a un allineamento con gli altri Paesi europei – ha aggiunto il ministro – Però c’è un tema: la riduzione del cuneo è un pezzo della risposta, che si aggiunge all’adeguamento dei salari attraverso i contratti e al salario minimo. Tutte queste cose vanno tenute insieme”.