PALERMO – Un’enorme quantità di oro, rubata in Italia e all’estero, e ripulita a Palermo. Arrivano condanne pesanti per gli imputati. Il processo ruotava intorno alla famiglia Luca che gestiva la “Luca trading” in corso Pisani.
Le ‘regole’ dei boss
Accolta la ricostruzione dei pubblici ministeri Gaspare Spedale e Giulia Beux.
Il collaboratore di giustizia Alessio Puccio raccontò che vigevano le regole imposte dai boss di Porta Nuova. Gli autori di furti e rapine dovevano essere autorizzati dalla famiglia mafiosa, una parte del bottino andava versata nelle casse del mandamento, la refurtiva riciclata nei “compro oro” autorizzati. La mafia ci guadagnava due volte. L’oro rubato veniva fuso e trasformato in lingotti.
La famiglia Luca e l'”oro rubato”
I fratelli Vincenzo, Francesco e Rosario Luca hanno avuto rispettivamente a 24 anni e 4 mesi, 20 anni e 2 mesi, 17 anni e due mesi di carcere. Erano imputati per riciclaggio e concorso esterno in associazione mafiosa.
Ilenia Catalano, moglie di Vincenzo Luca, ha avuto sette anni e mezzo. La scalata dei Luca sarebbe partita grazie ai 100 mila euro che Luigi Abbate, detto ‘Gino u mitra’, boss della Kalsa aveva investito nella srl. Era il bottino di un colpo messo a segno nel 2011. “… e noi li abbiamo tutti investiti…”, dicevano i Luca intercettati nel 2014.
Tra il 2016 e il 2018, sulla base delle indagini dei finanzieri, avrebbero lavorato oltre 2,19 tonnellate di oro, con un valore stimato superiore ai 75 milioni di euro.
Le altre condanne
Queste le altre condanne: Sergio Rubino 10 anni, Raffaele Tammaro 5 anni e tre mesi, Salvatore Sciacca 7 anni e 2 mesi, Innocenzo Puccio 5 anni e 4 mesi, Massimiliano Falanga 5 anni e 3 mesi, Katarzjna Polanska 4 anni e 3 mesi, Stefania Benfante 3 anni e 3 mesi, Rosario Aversa 4 anni e due mesi, Claudio Siddiolo 5 anni e 4 mesi, Giovanni Falanga 5 anni e 5 mesi, Vincenzo Cinà 9 anni e un mese.
Ed ancora: Patrizia Romano 4 anni e un mese, Antonino Ballarò 4 anni e due mesi, Antonietta Rando 5 anni e un mese, Monica Li Calsi 4 anni e un mese, Maria Viola 4 anni e 9 mesi, e Salvatore Lupo 5 anni e 7 mesi; Antonio Agugliaro 9 anni e un mese, Salvatore Di Simone 5 anni e 3 mesi.
Giacinto Di Marco 5 anni e due mesi, tre anni ciascuno per Domenico Di Simone; Carolina Romagno, Salvatore e Domenica Romagnolo, Paolo Francesco Del Vecchio, Teresa Sciarratta, Giuseppe Perna, Maria Giovanna Cataldo e Giuseppe Monti.
Molti sono titolari di compro oro ed è scattata la confisca delle attività oltre che dei depositi bancari per un ammontare complessivo che supera i venti milioni di euro.
Il Tribunale presieduto da Salvatore Flaccovio, dopo una lunga camera di consiglio, ha assolto Adriana Xhilone, Giuseppe Ventimiglia, Giuseppina Perna, Carmencita Lucchese. Erano difesi dagli avvocati Luigi Miceli e Antonio Turrisi

