Orrore a Caltagirone | 50enne rinvenuto decapitato - Live Sicilia

Orrore a Caltagirone | 50enne rinvenuto decapitato

Una scena macabra presentatasi agli investigatori. (Foto di repertorio)

L'omicidio
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CALTAGIRONE. E’ stato rinvenuto adagiato in un terreno di demanio comunale alla periferia della città, decapitato e mutilato. Una scena macabra. Il corpo di un 50enne verosimilmente straniero di origini romene, ma non ancora identificato, è stato rinvenuto dai carabinieri in una pozza di sangue: alcune parti del cadavere sono state addirittura portate via per evitarne il riconoscimento. I rilievi sono stati da parte della Scientifica del Reparto operativo e del medico legale.
L’uomo sarebbe prima stato picchiato selvaggiamente.

Sul posto si è recato il magistrato di turno della Procura di Caltagirone. Al momento non si esclude alcuna ipotesi sul movente dell’assassinio tuttavia non è ritenuta attendibile la pista della criminalità organizzata, ma più probabile quella di un delitto maturato nell’ambito della sfera personale.

LA CRONACA DEI FATTI. Le parti del corpo sono state amputate in maniera netta, come se fosse stata usata un’arma particolarmente tagliente, come un’ascia o un machete. Secondo i primi rilievi il delitto sarebbe stato commesso in un altro posto rispetto a dove il cadavere mutilato è stato lasciato da uno o più assassini. A trovare il cadavere, nella contrada Semini, alla periferia di Caltagirone, su un terreno comunale tra una pineta e un burrone, sono state alcune persone che erano a passeggio con i cani. La loro prima impressione, hanno riferito, è che “fosse un manichino” lasciato per terra. Poi, quando si sono avvicinati, hanno fatto la sconcertante scoperta e, dopo un momento di sorpresa misto a orrore, hanno avvisato i carabinieri della compagnia di Caltagirone che indagano assieme ai colleghi del reparto operativo del comando provinciale di Catania. Sul posto sono intervenuti anche militari dell’Arma del reparto scientifico e il medico legale. Al momento sembra esclusa la pista della criminalità organizzata che storicamente i cadaveri o non li fa ritrovare, usando tecniche da cosiddetta ‘lupara bianca’, o, al contrario, li ‘espone’ per dare un segnale ad altri. La Procura di Caltagirone, che coordina le indagini, ha disposto l’autopsia ed esami tossicologici e del Dna per cercare di avere elementi che possano essere utile all’identificazione della vittima e anche, in maniera indiretta, al movente del delitto.

“La nostra priorità, in questo momento, è identificare la vittima. Finché non sappiamo chi sia è difficile dare un indirizzo preciso alle indagini”. Così il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, sul cadavere decapitato e senza braccia trovato in contrada Semini. Si cerca nella comunità di persone provenienti dall’Est Europa, perché i carabinieri sospettano che sia un romeno. “Le modalità del delitto sono da stampo mafioso – aggiunge il procuratore Verzera – ma riteniamo che possa essere maturato in ambienti esterni alla criminalità organizzata, qualche vendetta o uno sgarro magari tra stranieri”. Resta il ‘giallo’ della modalità del ritrovamento del cadavere mutilato: perché lasciarlo in un posto isolato, ma frequentato, visto che il delitto è stato compiuto in un posto diverso da quello del ritrovamento del corpo. Probabilmente perché costretti a muoversi in fretta o per dare ‘un avvertimento’ a qualcuno che frequentava lo stesso ‘giro’ della vittima e dell’assassino, o degli assassini.


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