PALERMO – Ribera sembra destinata ad essere la capitale della Democrazia cristiana 2.0 targata Totò Cuffaro. Ciò che la Leopolda è per Matteo Renzi e rimini per Comunione e Liberazione. La cittadina agrigentina, che quest’anno ha ospitato per la seconda volta la Festa dell’amicizia, “è stata scelta dal direttivo regionale del partito – dice il capogruppo dei democristiani all’Ars ed ex sindaco di Ribera, Carmelo Pace -, come sede istituzionalizzata dell’evento”.
Ribera epicentro del mondo Dc quindi?
“Non so se siamo epicentro del mondo Dc, di certo anche quest’anno abbiamo dato prova di essere un territorio nel quale la Democrazia cristiana è fortemente radicata. Non posso che ringraziare tutti i nostri simpatizzanti che hanno scelto di venire a trovarci per dialogare con noi”.
Che bilancio fate della tre giorni appena trascorsa?
“Tanto entusiasmo, tanta partecipazione da parte di giovani e delle donne. Il segnale più bello a mio avviso. Abbiamo anche parlato di temi importanti come l’agricoltura, la sanità e le politiche per il Meridione. Non posso che essere soddisfatto della risposta data dalla mia gente”.
A questo punto vi candidate anche per il terzo anno?
“Il direttivo regionale del partito ha istituzionalizzato Ribera come sede ufficiale della festa dell’amicizia. Un gramde onore e una grande responsabilità per noi, siamo orgogliosi di questa scelta e cercheremo di rispettare le aspettative per il prossimo anno. Saremo come la Leopolda per Renzi o Rimini epr Comunione e Liberazione”.
Proprio da Ribera Cuffaro ha rilanciato sulle Province, dicendo che il gruppo Dc punta molto sul ddl in discussione.
“Difenderemo la nostra proposta di legge senza se e senza ma. C’è bisogno di un ritorno alle’elzione diretta dei rappresentanti delle Province, non è un capriccio ma un segnale di democrazia”.
Bisognerà capire se tutto il centrodestra sarà compatto.
“Il nuovo ddl arriva proprio da una scelta di tutti i partiti di maggioranza. Non vedo per quale motivo qualcuno debba tirarsi indietro”.