PalaFantozzi chiuso, Sindoni: |"Inaccettabile, squalifica ingiusta" - Live Sicilia

PalaFantozzi chiuso, Sindoni: |”Inaccettabile, squalifica ingiusta”

I due turni di squalifica del campo dopo gli episodi di Orlandina-Pesaro non vanno giù al patron dell'Upea, che annuncia il ricorso e attacca l'arbitro Paternicò. Ipotesi Trapani qualora dovesse essere confermata la sanzione.

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – La rabbia è definitivamente sbollita, lo scoramento un po’ meno. La sconfitta casalinga contro Pesaro è ormai acqua passata per l’Orlandina, ma l’amarezza per la direzione di gara dell’arbitro Paternicò resta. Enzo Sindoni, presidente dell’Upea, non utilizza mezzi termini per definire quanto visto a quarantatré centesimi di secondo dall’ultima sirena: “La mia percezione è stata quella del fischio da fenomeno – ha dichiarato Sindoni dagli studi di Antenna del Mediterraneo. Il risultato lo accettiamo, ma non ci stiamo per passare per dei piccoli, brutti e cattivi incapaci di crescere”. Il riferimento è alla squalifica del campo per due giornate, sulla quale Sindoni esprime i propri dubbi: “La squalifica non la accettiamo perché non ci sono i precedenti specifici. In nove anni tra A1 e A2 non abbiamo mai avuto una squalifica e questo potrebbe far propendere ad una sanzione più leggera”.

Da parte dell’Orlandina c’è dunque l’intenzione di presentare ricorso. Nessuno scaricabarile però: la società sta mostrando piena collaborazione per cercare di individuare chi si è reso protagonista del finale da censura, come ammesso dallo stesso patron Sindoni: “Abbiamo subito la squalifica per due giornate per la tentata invasione di campo da parte di più soggetti, che sono però stati fermati dal servizio d’ordine. Almeno l’Orlandina può esserne orgogliosa. Questo non giustifica nulla di tutto quel che è successo, noi siamo le prime vittime. Il nostro servizio d’ordine però è intervenuto”. E sempre tornando sull’episodio del fallo ravvisato a partita quasi scaduta, il presidente chiarisce cosa è accaduto sul tavolo del replay: “Paternicò è andato a vedere chi doveva andare a tirare i liberi. Fischia il fallo ad Hunt, che è da un’altra parte, e non sa nemmeno chi deve tirare i liberi. Questo fischio è stato fatto per dimostrare di essere imparziale e coraggioso. Persino il designatore ha dato un giudizio estremamente negativo sull’arbitraggio. Ce l’hanno designato quattro volte e abbiamo perso cinque partite, perché una volta è venuto pure in sostituzione…”.

In attesa del ricorso, l’Orlandina è costretta a vagliare una serie di ipotesi. Si va dal disputare i prossimi incontri casalinghi a porte chiuse fino al trovare un campo neutro dove poter giocare. Se tra limiti territoriali (il campo neutro deve trovarsi ad almeno cento chilometri dal campo principale, ndr) e logistici si rischia di dover passare lo Stretto, l’unica certezza è quella che non verranno invertiti i campi contro Reggio Emilia e Brindisi, ipotesi tramontata per una normativa della lega. Sindoni spera di risolvere il tutto continuando a giocare al PalaFantozzi, però sa di poter contare su una soluzione relativamente vicina: “Voglio ringraziare pubblicamente il presidente di Trapani e della LNP Basciano, che si è messo a disposizione. Mi ha detto che Trapani è casa nostra e stiamo valutando la possibilità di giocare al PalAuriga. Per capienza è possibile, bisogna sistemare altre cose. Io spero di poter giocare a Capo, abbiamo chiesto di rivedere queste sanzioni e riteniamo che la squalifica debba essere azzerata”.


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