Palazzotto (Sel): |"Chiudere il centro" - Live Sicilia

Palazzotto (Sel): |”Chiudere il centro”

Non resta in silenzio la politica davanti alle tensioni di Mineo. Da Roma a Palermo, da destra a sinistra, è pioggia di commenti.

Le reazioni
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CATANIA –  Di seguito, le note diramate dai vari politici, deputati regionali e nazionali che intervengono sulla guerriglia in atto a Mineo.

PALAZZOLO (SEL) “Che Mineo fosse una polveriera lo denunciamo da mesi senza ricevere alcuna risposta dal Governo. Abbiamo presentato diverse interrogazioni parlamentari e visitato il CARA mettendo in risalto l’intollerabile lentezza con cui le richieste di asilo vengono valutate e le pessime condizioni di vita nel centro.” lo afferma il Deputato di SEL Erasmo Palazzotto, che prosegue: “il CARA di Mineo è una struttura che per dimensioni non ha uguali in Europa; da tempo denunciamo come ammassare più di 4000 esseri umani in condizione di isolamento ed emarginazione rischia di dare vita a fenomeni di violenza come quelli a cui stiamo assistendo in queste ore”. “Il CARA inoltre è ospitato in una struttura in affitto – continua Palazzotto – che incide enormemente sulla spesa per la gestione, non offrendo un’ospitalità degna di questo nome a fronte di una grande quantità di denaro, su cui ancor non ci sono state fornite risposte adeguate”. “Ora non si pensi – conclude Palazzotto – che sia sufficiente una risposta di ordine pubblico, magari limitandosi a militarizzare ulteriormente la struttura. Il CARA di Mineo non è, come è stato detto più volte dai gestori, un modello di accoglienza, piuttosto è un modello di indecenza per un paese civile e deve essere chiuso al più presto”.

FALCONE (PDL) “Se da un lato il territorio del Calatino si contraddistingue per il suo sperimentato senso di solidarietà e accoglienza nei confronti dei profughi extracomunitari, dall’altro diviene sempre più necessario garantire alle popolazioni locali condizioni di sicurezza e di salvaguardia”, così si e’ espresso il vicecapogruppo del PDL e deputato del Calatino sulla vicenda odierna che ha visto stamane la strada statale Catania-Gela trasformarsi in campo di guerriglia. “Penso che sia giusto riconoscere ai poveri migranti la qualifica di rifugiati politici e dei permessi di soggiorno, con la conseguente possibilità di un loro diritto di mobilita’ – ha detto Falcone – ma, al contempo, bisogna far comprendere che vi sono tempi e modalità che vanno rispettati, magari con le dovute semplificazioni amministrative. A tutto ciò – ha concluso Falcone – va, pero’, aggiunto il fatto che la solidarietà non deve comunque trasformarsi in pericolo o peggio ancora in concreto rischio per l’incolumità della nostra popolazione”.

COMPAGNONE (GAL) “La drammatica protesta cui assistiamo in queste ore a Mineo è il prevedibile epilogo del fatto che nel centro di accoglienza si trovano ammassate il doppio delle persone rispetto alla capienza prevista. Parliamo di quasi 4 mila persone rispetto alle 2 mila per cui era stato preso l’impegno da parte del ministero”. Lo afferma, in una nota, il senatore siciliano del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, Giuseppe Compagnone, dopo le proteste dei migranti al Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo. “E’ chiaro che nessun atto di violenza è giustificabile – commenta Compagnone – ma è altrettanto chiaro che ci troviamo davanti a una situazione che, come una bomba ad orologeria, era pronta ad esplodere. La permanenza dei migranti dovrebbe essere quella strettamente necessaria ad ottenere il responso sulla richiesta di asilo mentre ad oggi si parla di un anno di degenza nel Cara. Viene da chiedersi se non ci sia dietro una ‘convenienza’ politica ed economica da parte di qualcuno. E se non sia il caso di rivedere le strategie di questa forma di assistenza e di questa struttura sulla quale invitiamo i ministri Alfano e Kyenge ad intervenire”.
SALVINI (LEGA) – È un Mattero Salvini assolutamente scatenato quello che da stamani sta informando i suoi fan, attraverso la pagina di facebook, sulla densa giornata di avvenimenti in Sicilia sul fronte immigrazione. Prima l’europarlamentare leghista ha dato notizia di una ennesimo sbarco sulle coste dell’isola: “Altri 200 CLANDESTINI, da mantenere, sbarcati in Sicilia. Clandestini, non MIGRANTI. Ricominciamo a usare le GIUSTE PAROLE, almeno Noi!”. Dopo di che, sulla ribellione esplosa stamane a Mineo, è tranchant: “ Clandestini in RIVOLTA a Catania, per protestare contro le “lungaggini burocratiche”… Sassi contro la Polizia, assalita un’area di servizio, distrutti i vetri di un’auto e di un autobus. La soluzione – si chiede l’esponente della Lega Nord- di uno Stato Serio? RIMETTETRLI SU UN BARCONE, TUTTI A CASA!!!”. Due post che hanno riscosso un particolare successo di condivisioni e commenti in rete. Non sono mancate, però, le polemiche da parte di chi, in tema di immigrazione, ha idee assai distanti da quelle del Carroccio.

POGLIESE (PDL) “La guerriglia urbana scatenata oggi da bande di extracomunitari che hanno messo a ferro e fuoco Mineo è intollerabile. Lo spirito di accoglienza della nostra terra non può e non deve essere travisato in libertà di distruggere le nostre città. Quello che è accaduto a Mineo, con assalti alle forze dell’ordine, attività commerciali costrette alla chiusura, cittadini non liberi di camminare per strada e la Catania-Gela luogo di scorribande per gruppi di extracomunitari armati di bastoni e pietre, è uno schiaffo alla Nazione che, pur tra mille difficoltà, si è sobbarcata il dispendioso e difficile compito di accogliere i migranti.” Lo dichiara l’on. Salvo Pogliese, vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, commentando la violenta protesta dei richiedenti asilo al centro accoglienza di Mineo scoppiata nella giornata di oggi.

 


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