PALERMO – Aveva appena compiuto diciotto anni quando i carabinieri fecero irruzione nell’appartamento di via Marchese di Roccaforte trasformato in alcova. Lei, giovanissima escort palermitana, non si scompose. Anzi, avrebbe cercato di corrompere i militari: “Prendetevi tutti i soldi dalla borsa, basta che mi lasciate andare”. Da qui la condanna a un anno e dieci mesi inflitta dal giudice per l’udienza preliminare Nicola Aiello, che le ha concesso la sospensione condizionale della pena. Il pubblico ministero le ha contestato il reato di tentata indizione alla corruzione. Nella borsa c’erano 400 euro.