"Palermo a rischio idrogeologico| Siamo al limite dell'emergenza" - Live Sicilia

“Palermo a rischio idrogeologico| Siamo al limite dell’emergenza”

A dirlo sono gli esponenti della sinistra palermitana, che hanno organizzato oggi pomeriggio l’incontro “Palermo Sicura”, un confronto tra cittadini, tecnici e amministrazione comunale.

giusto catania
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PALERMO – “Palermo è una città a forte rischio idraulico e idrogeologico e gli ultimi tragici eventi di Mondello lo dimostrano. I lavori per i due collettori Nord occidentale e Sud orientale sono da tempo bloccati e gli unici canali di reflusso delle acque piovane della città, quelli di Passo di Rigano, Boccadifalco e Ferro di Cavallo a Mondello, sono mal funzionanti e da soli non bastano a contenere grandi quantitativi di acqua. Con il risultato che a Palermo ogni pioggia abbondante si trasforma in emergenza”. A dirlo sono gli esponenti della sinistra palermitana, che hanno organizzato oggi pomeriggio l’incontro “Palermo Sicura”, un confronto tra cittadini, tecnici e amministrazione comunale. Al tavolo l’assessore alla Mobilità Giusto Catania, il deputato di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, il geologo Pietro Todaro, il docente di Ingegneria idraulica all’Università di Palermo Carmelo Nasello, e il giornalista di Repubblica Antonio Fraschilla.

“E’ una situazione al limite dell’emergenza – spiegano gli organizzatori – per cui sono necessari interventi urgenti. I due collettori che dovrebbero permettere il deflusso delle acque di fatto non esistono: i lavori per la costruzione del collettore Nord occidentale, che dovrebbe scaricare a Isola delle femmine le acque raccolte nella parte settentrionale di Palermo, sono bloccati poiché una volta completato dovrebbe scaricare in mare vicino l’area protetta di Capo Gallo. La costruzione del collettore Sud è invece ferma all’altezza di piazza Noce per mancanza di fondi”.

Tutte le acque piovane si concentrano quindi negli unici tre canali di raccolta, vetusti e malfunzionanti, che non riescono a compensare la mancanza dei collettori. “Il canale di Passo di Rigano, che convoglia le acque da Borgo Nuovo ai Cantieri navali – continuano gli organizzatori – è sottodimensionato e in caso di forte pioggia non riesce a contenere la gran mole di acqua. Il canale di Boccadifalco, invece, è spesso ostruito da rifiuti ingombranti. Stesso discorso per il Ferro di Cavallo di Mondello, su cui pende un contenzioso che ne ha bloccato i lavori”.

Il Comune di Palermo lo scorso anno ha dato il via libera al Piano contro il rischio idrogeologico: 25 opere, per un costo di 206 milioni di euro. Tredici di queste sono già state finanziate con 70 milioni di euro provenienti dai fondi Fas, fondi regionali ed europei. “Il Comune è molto impegnato per la messa in sicurezza del territorio – dichiara l’assessore alla Mobilità Giusto Catania – ma subiamo l’inerzia di Regione e Stato: avevamo chiesto 115 milioni di euro per la messa in sicurezza tramite lo “Sblocca Italia”, ce ne hanno finanziati solo 5. La dimostrazione di un totale disinteresse e assenza di intervento”.

“Apprezziamo quello che l’amministrazione comunale sta facendo per costruire una città più ecologica – commenta Simone Di Trapani di Sinistra ecologia e libertà, tra gli organizzatori dell’incontro – allo stesso modo deve attuare al più presto un’operazione di tutela del territorio”.

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