Addio a Paul, sorriso bellissimo che rischiarava la notte. La dipartita è stata improvvisa. Il ‘fratello’ di Biagio Conte che aveva combattuto per lui, come per tutti, ha chiuso gli occhi.
Lo abbiamo letto sul profilo di Fabrizio Escheri, palermitano buono e impegnato: “Questa notte ci ha lasciati Fratello Paul Yaw. Paul da tanti anni viveva alla Missione, svolgendo il prezioso ruolo di idraulico. Tante opere sono state realizzate in questi anni presso tutte le sedi della Missione con la sua sapiente attività”.
“Alcuni anni fa Paul ricevette, in forza del decreto Salvini, un provvedimento di espulsione. Fratello Biagio allora iniziò uno sciopero della fame davanti la casa di don Pino Puglisi a Brancaccio. Grazie all’assistenza legale dell’avvocato Giorgio Bisagna e al sostegno di tantissime persone, il decreto venne annullato”.
“Oggi Fratello Paul si troverà al cospetto di nostro Signore, incontrando ad accoglierlo Fratel Biagio, che lo abbraccerà come nel giorno in cui vinsero insieme quella battaglia di giustizia”.
“Don Pino e tutti i missionari, le sorelle ed i fratelli accolti, i volontari ed i benefattori della Missione si stringono affettuosamente ai familiari di Paul ed a tutta la comunità ghanese a Palermo”.

Mentre leggiamo, viene in mente quella battaglia valorosa. Parlammo a lungo con Fratel Biagio della vicenda. I suoi occhi azzurri brillavano come fiamme di coraggio, mentre raccontava la storia di Paul che avrebbe pianto a lungo, disperatamente, per la morte del missionario. Tanti si mobilitarono. L’arcivescovo Lorefice – il nostro Don Corrado – scese in campo con forza.
Anni dopo li abbiamo fotografati insieme, durante una fiaccolata per Don Pino Puglisi. C’erano tante anime in piazza. E una luce invincibile.

