Nuovo corso dell'anello ferroviario| "Il 2020 anno delle nuove stazioni" - Live Sicilia

Nuovo corso dell’anello ferroviario| “Il 2020 anno delle nuove stazioni”

Positivo il vertice tra la D'Agostino e i sindacati: cronoprogramma e ottimismo sulle future assunzioni

PALERMO – D’Agostino Costruzioni a Palermo, buona la prima: la cessione dal colosso catanese Tecnis al gruppo campano ha ridato linfa ai lavori per completare l’anello ferroviario. “Sono attivi tutti i cantieri tranne quello dell’area 6, di fronte al teatro Politeama, dov’è stato trovato un residuo bellico e sono in corso operazioni di cui non è responsabile D’Agostino”. Lo attestano Francesco Danese, segretario generale Filca Cisl Palermo-Trapani, Piero Ceraulo, segretario generale della Fillea Cgil Palermo, e Ignazio Baudo per la Feneal Uil Palermo, dopo il primo ‘faccia a faccia’ tra le organizzazioni sindacali degli edili e l’impresa.

Priorità assoluta dell’incontro il riavvio a pieno regime del cantiere, nel quale oggi sono impiegati 30 operai diretti, come previsto dagli accordi fra Tecnis e D’Agostino per il riassorbimento delle maestranze; tre le ditte che operano in subappalto, Trevi, Marchese Group e Edilcentro. Le sigle e la direzione dei lavori hanno delineato lo stato di avanzamento dell’opera per i prossimi mesi, preso atto dei rallentamenti nell’area 6. “Siamo soddisfatti – commentano i sindacati –. Abbiamo registrato diversi segnali positivi, c’è una spinta propulsiva, nel cantiere si respira aria di ripresa”.

In occasione del primo vertice, dunque, è arrivato anche l’attesissimo cronoprogramma: “La consegna definitiva del cantiere sarà nel mese di  giugno 2021”, annunciano Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil. Poi, nel 2020, sarà la volta dei lavori alle stazioni: si comincerà con la stazione Lazio, seguita dalla stazione Politeama.

L’opera era stata concepita in due fasi per una spesa di oltre 250 milioni di euro, con appalti e lavori a cura della Rete ferroviaria italiana e la committenza del Comune di Palermo. Lo riporta una relazione della Fit Cisl Sicilia sulle infrastrutture dell’Isola. Il primo lotto, dal costo tra i 100 e i 150 milioni, prevede il prolungamento della già esistente tratta fra la stazione Notarbartolo e la fermata Giachery. Già mesi fa, i sindacati avevano stimato che “con un soggetto industriale valido i lavori potrebbero essere ultimati entro il 2021”.

Una fase, quella di costruzione delle stazioni, che “chiaramente determinerà un aumento della forza lavoro – spiegano Danese, Ceraulo e Baudo –. Man mano che si definiranno le fasi lavorative, verrà assorbito nuovo personale che, dalle dichiarazioni dell’impresa D’Agostino, verrà attinto dal territorio palermitano. E questa per noi è una buona notizia”. Sondando il terreno fra i lavoratori edili, i sindacalisti hanno rilevato che “l’aspettativa è molto forte. Il passaggio da Tecnis a D’Agostino probabilmente riuscirà a dare qualche risposta all’esigenza occupazionale del settore edile nel nostro territorio. Il prossimo step sarà a dicembre – concludono –, per verificare che, passo dopo passo, siano rispettati i tempi e gli impegni presi”.


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