Palermo, anello ferroviario: si discute la variante in consiglio

Palermo, anello ferroviario: si discute la variante in consiglio

L’assessore all’Urbanistica Maurizio Carta spiega in aula la variante che eviterà di far perdere 30 milioni
SALA DELLE LAPIDI
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In consiglio comunale si è discusso il parere sulla variante urbanistica dell’anello ferroviario. Al centro del dibattito, nello specifico, la parte del progetto che arriva fino alla stazione Notarbartolo partendo dalla fermata Turrisi Colonna, alle spalle della stazione Lolli che, come ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Carta, “è solo una parte del più ampio progetto del Master Plan”.

Carta: “Consegna dei lavori entro la fine del 2023”

“La necessità di aggiornamento dei costi e di non perdere il finanziamento ha obbligato il soggetto attuatore (Rfi) a splittare le due azioni” svela l’assessore all’Urbanistica, durante la seduta di consiglio che aggiunge: “Da un lato, le opere ferroviarie, la cui gara deve essere emanata entro il 31 marzo per non avere ulteriori rialzi dei prezzi e per non perdere l’opportunità di ottenere un ulteriore finanziamento di 30 milioni necessario a sostenere i costi complessivi che ammontano a circa 130 milioni di euro e, dall’altro, la posticipazione della attuazione del Master Plan”.

“Anche grazie all’intenso lavoro della commissione urbanistica si è riusciti comunque a stabilire che nell’atto deliberativo oggi sottoposto al consiglio, Rfi si impegni nel continuare a portare avanti la realizzazione del Master Plan, anche tenendo conto degli opportuni accorgimenti in termini progettuali che potranno essere fatti sulla base di indicazioni e prescrizioni dell’aula stessa”, ha continuato Carta.

Sulle varianti ex art 7

“Le varianti urbanistiche ex art. 7 sono argomento delicato poiché tendono a sottrarre potestà pianificatoria al Comune – specifica l’assessore -. Per questo, d’intesa con il Consiglio Comunale e in particolare con la Commissione Urbanistica, abbiamo sempre introdotto prescrizioni o indirizzi utili a rafforzare l’interesse urbanistico dell’intervento. Anche in questo caso, in una fertile sinergia con la Commissione Urbanistica e in dialogo con RFI il Comune si assicura la realizzazione delle opere di rigenerazione urbana complementari alle opere ferroviarie contribuendo alla più generale riqualificazione dell’area Lolli-Notarbartolo, sempre più nuova centralità urbana”.

Ma nell’atto però, si affronta anche un’altra “questione preziosa e annosa”, come sottolinea l’assessore, quella della realizzazione di una via di fuga in via Vivaldi per le scuole Almeyda e Einstein, che “gravitano” nella zona. “Rfi ha sottoscritto – infatti – un verbale in cui si rende disponibile ad un uso temporaneo di una porzione di 3 metri e mezzo di area di sedime ferroviario affinché le scuole possano realizzare nell’immediato, rapidamente, una via di fuga adeguata in attesa di più cospicue, complesse e definitive soluzioni che saranno discusse in seguito all’interno del Master Plan”, le sue parole.

“La consegna dei lavori dovrebbero avvenire entro la fine del 2023… dopo circa 4 anni di lavoro” ha detto Carta, prima di concludere promettendo che “si farà più attenzione a predisporre opere efficaci di mitigazione dei cantieri”.

Le opposizioni: “Ritardi e poco tempo per decidere”

Hanno replicato all’assessore Carta sollevando alcune critiche e osservazioni i consiglieri di opposizione Giulia Argiroffi di Oso, Fabrizio Ferrandelli di Azione e Rosario Arcoleo del Pd. La poca incisività del consiglio comunale sugli atti, i ritardi accumulati nei lavori e l’obbligo di far valere, per questo, le penali previste nei contratti chiedendo un risarcimento al soggetto attuatore, sono stati i cavalli di battaglia dell’esponente di Oso. Ferrandelli ha chiesto invece “contezza nella definizione delle opere” e informazioni sulle tempistiche di realizzazione. Ha ritenuto “ingiustificabile il poco tempo dato al consiglio per la discussione di atti di questa natura e importanza”, infine, Rosario Arcoleo. 

Piampiano: “La responsabilità dei ritardi non è della politica” 

A spezzare una lancia in favore dell’amministrazione ci ha pensato però, il consigliere di Forza Italia, Leonardo Piampiano. “I ritardi non sono responsabilità della politica o dell’amministrazione – ha detto -. Se non ci esprimiamo sul parere rischiamo il commissariamento”. L’urgenza di incassare il parere favorevole del consiglio sulla variante della bretella è infatti nota. Il dibattito sarà destinato a continuare quindi anche domani in Sala delle Lapidi. 


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