Palermo, appalti e favori all'Ars: Mirici Cappa respinge le accuse

Appalti e favori all’Ars, il funzionario Mirici Cappa si difende

Ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari
L'INTERROGATORIO
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PALERMO – Ha risposto alle domande del giudice, respingendo tutte le accuse. Giuseppe Mirici Cappa offre la sua versione dei fatti che gli vengono contestati dalla Procura di Palermo.

Il funzionario tecnico dell’Assemblea regionale siciliana è stato sospeso per un anno dal servizio e gli è stato applicato il divieto di dimora a Palermo. È indagato per tentata induzione indebita a dare o promettere utilità.

Secondo gli investigatori, Mirici Cappa avrebbe fatto pressioni sull’imprenditore che si era aggiudicato il servizio di buvette al parlamento siciliano affinché si rivolgesse esclusivamente a fornitori da lui segnalati.

Ci sono anche altri casi di imprenditori che avrebbero fatto dei favori a Mirici Cappa. Non sarebbero, però, vittime, ma conniventi.

Il funzionario, accompagnato dagli avvocati Giovanni Di Benedetto ed Enrico La Grassa, ha fornito al giudice Giuliano Castiglia una spiegazione sulla busta con 15.250 euro lanciata dal balcone e finita nel terrazzo della vicina il giorno che andarono a perquisire la sua abitazione.


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