PALERMO – Approvata a maggioranza dal Consiglio comunale la variante della seconda fase del Sistema tram a Palermo. Gli uffici adesso potranno iniziare la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori per 730 milioni (ne sono già disponibili 504).
Il progetto prevede le tratte D (dalla stazione d’Orleans a Bonagia), E (da viale Croce Rossa a Mondello), F (da via Duca della Verdura alla Stazione Centrale), G (collegamento con Sferracavallo).
Il consiglio comunale ha anche definito le priorità di esecuzione (privilegiando le tratte E fino allo Zen e D), in modo che la rete tranviaria serva i grandi quartieri periferici; le linee saranno senza barriere e catenarie. Inoltre è previsto un quarto ponte sull’Oreto.
“La delibera – commenta l’assessore al Centro storico Maurizio Carta – stabilisce e prescrive all’appaltatore che, insieme ai lavori ferroviari, vengano realizzate tutte le opere di rigenerazione urbana connesse in modo che il tram non solo trasporti meglio le persone ma porti migliore qualità dello spazio pubblico attraversato, realizzando ciclovie, nuovi marciapiedi, e soprattutto aumentando le aree vegetali e le alberature nell’ambito di un vero e proprio progetto di rigenerazione climatica”.
Rini: “Si completa il sistema tram”
“La delibera approvata oggi dal consiglio comunale di Palermo consentirà finalmente di completare il sistema del tram in città, finora monco, rendendolo realmente una valida alternativa all’uso del mezzo privato e un sistema efficiente di trasporto pubblico. Il voto del consiglio, a cui la commissione Urbanistica ha offerto il suo contributo ascoltando le realtà cittadine, rappresenta un passaggio importante per l’avvio della fase di gara in cui ci sarà una specifica attenzione per il verde grazie ad alcuni emendamenti predisposti dalla Commissione. Le piccole varianti consentiranno di procedere a passo spedito, secondo l’ordine di priorità stabilito. Un plauso all’assessore Maurizio Carta per il lavoro svolto nell’interesse della città”. Lo dichiara il Presidente della Commissione Urbanistica Antonio Rini.
Tantillo: “Città più sostenibile”
“L’approvazione di questa delibera rappresenta un passaggio fondamentale per il futuro della mobilità di Palermo – commenta il presidente Giulio Tantillo -. Con il voto di oggi, il consiglio ha dimostrato senso di responsabilità e visione sbloccando un’opera che non solo migliorerà il trasporto pubblico, ma renderà più inclusiva e connessa la nostra città. “Abbiamo scelto di privilegiare quelle tratte che collegano i quartieri periferici al centro città, rispondendo ai bisogni di comunità spesso marginalizzate. Connettere Bonagia e lo Zen al cuore della città significa ridare dignità e opportunità a chi è stato troppo a lungo escluso”. Ha aggiunto: “Questo progetto non è solo un’opera di trasporto pubblico, ma una visione di rigenerazione urbana che migliorerà gli spazi pubblici, renderà i quartieri più vivibili e ridurrà il divario tra centro e periferia. È un grande passo verso una Palermo più equa e sostenibile”.
Pd, M5s e Avs: “No alla Pedemontana”
“La scelta ormai consolidata del tram richiede di evitare la realizzazione di infrastrutture come la cosiddetta Pedemontana, ancora una volta riproposta dal governo regionale, un intervento questo che avrebbe un grave impatto sull’ambiente, sull’assetto paesaggistico, idrogeologico e geomorfologico della città arrecando più danni che vantaggi. I circa tre miliardi di costo della pedemontana potrebbero, invece, essere utilizzati proficuamente per completare la circonvallazione e collegare fisicamente meglio le varie parti della città. In ultimo rimarchiamo ancora una volta che sulle scelte strategiche che riguardano il futuro della città, la maggioranza è presente in consiglio a ranghi ridotti dimostrando, ancora una volta, un atteggiamento irresponsabile. Come accaduto ormai molte volte l’approvazione della delibera sulle varianti tecniche al tram è stata possibile grazie alla presenza delle forze di opposizione che hanno dimostrato di sapere difendere sempre gli interessi della città”. Lo dichiarano i consiglieri comunali di Pd, M5s, Avs, Franco Miceli e Massimo Giaconia.
Oso: “Meritava solo una bocciatura”
“Il voto a questa delibera comportava la legittimazione di un percorso che invece merita solo sonora e convinta bocciatura: una decisione imposta alla città senza alcuna preliminare valutazione scientifica e pianificatoria, che ha condannato la città a un sistema non sostenibile, nè per l’ambiente, né economicamente e soprattutto incapace di risolvere i problemi di trasporto pubblico che condannano da sempre Palermo al caos. 150 milioni impegnati e 510 in bilico in attesa di proroga, di cui 140 già spesi, che restituirebbero, nel migliore degli scenari, un sistema monco, oltre che insufficiente di base, quando con molto meno per la spesa pubblica si sarebbe potuto realizzare la Mal che avrebbe invece risolto definitivamente la mobilità cittadina, in maniera sostenibile e con costi di gestione alla portata di Palermo. Oggi che la situazione è compromessa, ciò che l’amministrazione Lagalla sta facendo con questa delibera è provare a mettere una pezza che rischia di essere peggio del buco. Visti i ritardi accumulati, se il Governo nazionale non dovesse accordare la proroga nella rendicontazione della spesa, non soltanto l’opera dovrà essere limitata, al più, alla realizzazione delle sole linea C e B (e anche sulla B si nutrono dubbi di fattibilità economica) delle 7 previste, ma le somme già spese per l’acquisto delle vetture passerebbero a totale carico del Comune di Palermo, che a quel punto richiederebbe la bancarotta”. Lo dicono Giulia Argiroffi, Ugo Forello e Carmelo Miceli.
Piampiano: “Passo fondamentale”
“Con questi emendamenti e l’ordine del giorno approvato, poniamo al centro del progetto di ampliamento del sistema tramviario non solo la mobilità sostenibile, ma anche il miglioramento della qualità ambientale e l’integrazione delle periferie nel tessuto urbano – dice Leopoldo Piampiano (Fi), componente della commissione Urbanistica -. È un passo fondamentale per la Palermo del futuro. L’approvazione della delibera rappresenta un ulteriore passo avanti verso una città più sostenibile e inclusiva, in grado di coniugare innovazione, tutela ambientale e sviluppo urbano”.