Palermo, asfalto nuovo dal centro alle periferie: il Comune accelera

Palermo, asfalto nuovo dal centro alle periferie: il Comune accelera

Da giugno già attivo il pronto intervento

PALERMO – Va bene rifare via Libertà ma le periferie? E’ questa la domanda che alcuni lettori si sono posti leggendo su Livesicilia dei progetti del comune di Palermo per tornare alla manutenzione ordinaria di strade e marciapiedi. Un servizio che Palazzo delle Aquile ha tolto alla Rap a metà del 2020 e che adesso verrà svolto dai privati: l’accordo quadro da 31 milioni di euro è ormai alle battute finali ma nel frattempo, da giugno scorso, l’amministrazione guidata da Roberto Lagalla ha già appaltato ad alcune ditte il servizio di pronto intervento in tutta la città togliendolo definitivamente a Rap.

Operai già all’opera in periferia

Una soluzione tampone che ha però permesso di anticipare i tempi: otto lotti da 100 mila euro l’uno per coprire le buche o rifare tratti di strade particolarmente ammalorati e su cui era urgente intervenire. “Ci muoviamo in base alle indicazioni dei cittadini, della Polizia municipale o delle circoscrizioni – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Totò Orlando –  e lo facciamo su tutto il territorio”. Gli operai non si limitano a transennare le aree con classiche reti arancioni ma ripristinano il manto stradale eliminando il pericolo; interventi che sono stati svolti sia nelle zone più centrali che in quelle più decentrate come via D’Amelio, piazza Boccaccio, via Cesareo, via La Franca o via Perez. Del resto in questi anni il numero dei sinistri stradali è aumentato vertiginosamente, a scapito delle casse comunali, e il pronto intervento serve anche a ridurre il fenomeno.

Pronto l’accordo da 32 milioni

L’obiettivo però è attivare l’accordo quadro da oltre 32 milioni di euro che garantirà sia il pronto intervento che la manutenzione ordinaria: l’amministrazione ha diviso Palermo in otto lotti, corrispondenti alle circoscrizioni, e per ogni lotto ha emanato un bando. L’Urega al momento ne ha aggiudicati sei e gli ultimi due (il quarto e il quinto) dovrebbero essere assegnati in breve tempo: Palazzo delle Aquile potrà così passare alle verifiche di rito e poi alla firma dei singoli contratti.

L’accordo quadro è solo lo strumento attraverso cui affidare i servizi ma garantirà la continuità: non appena ci saranno tutte le ditte si redigeranno i progetti attuativi da finanziare trovando le risorse necessarie. Circa sei milioni sono stati già accantonati e qualche altro milione arriverà dal bilancio consuntivo; il resto lo faranno fondi straordinari o reperiti mediante la rimodulazione degli ex Gescal.

Le priorità nei quartieri

A quel punto, il Comune avrà solo l’imbarazzo della scelta delle strade da cui partire: la priorità saranno le strade più ammalorate, su cui non si interviene da più tempo o quelle più trafficate, evitando di aprire troppi cantieri in contemporanea per non mandare la circolazione in tilt. “Insieme al consiglio comunale e alle circoscrizioni elaboreremo una visione d’insieme degli interventi”, assicura l’assessore Orlando anche se le strade più trafficate saranno quelle su cui si agirà prima. Anche per motivi all’apparenza banali ma significativi: gli autobus che circolano in via Libertà, per esempio, si rompono più facilmente a causa dello stato disastrato delle corsie preferenziali e in media hanno una “vita” più breve rispetto a quelli di altre città.

Le strade inserite nel piano triennale

Per premere il piede sull’acceleratore, però, il Comune interverrà su alcune strade con progetti ad hoc: alcuni inseriti nel piano annuale delle opere pubbliche, e quindi da mandare a gara entro dicembre, altri con bandi più piccoli. Nel piano delle opere, per esempio, c’è il rifacimento dell’asfalto di tutta via Libertà, da piazza Vittorio Veneto (meglio conosciuta come “la statua”) al Politeama, e del percorso che dal porto arriva fino in viale Regione siciliana: via Francesco Crispi, via Piano dell’Ucciardone, via Giachery, via Montepellegrino, via Isaac Rabin, largo Sellerio, via Martin Luther King, piazza Nelson Mandela, via Imperatore Federico, piazza Leoni, viale del Fante, via Cassarà, piazza Giovanni Paolo II, via De Gasperi, via Ausonia, viale Praga e via Belgio.

Mondello e il Papireto

Nell’elenco annuale ci sono anche le nuove linee del tram, la riapertura del Papireto all’altezza di via Matteo Bonello, la messa in sicurezza sul ponte Oreto da completare entro il 2024, la piscina di viale del Fante. Ma il consiglio comunale ha già pronti alcuni emendamenti per inserire altre opere: il rifacimento della piazza di Mondello e dei camminamenti di piazza Vittorio Emanuele Orlando (in pratica la piazza sotto la quale si sviluppa un grande parcheggio sotterraneo), oltre all’ampliamento del cimitero di santa Maria di Gesù, al forno crematorio e alle fognature dei Rotoli.

Da via Volturno ai marciapiedi

Altri cantieri saranno invece aperti a breve grazie a somme residue che hanno consentito di emanare ulteriori bandi: i marciapiedi di tutta via Libertà, la via Volturno e parte di via Imperatore Federico.


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