PALERMO – Azione e +Europa convolano a nozze: insieme alle amministrative di Palermo. Le affinità elettive tra la formazione guidata da Carlo Calenda e quella capitanata da Benedetto della Vedova si materializzano nel contesto siciliano, palermitano per l’esattezza. Lo rivela il segretario regionale di Azione, Gingiacomo Palazzolo a Live Sicilia. “Il metodo di +Europa è uguale a quello di Azione: prima la città, con i suoi problemi reali e le sue opportunità, solo dopo i nomi. Per questo apriamo ad un percorso comune per le prossime amministrative di Palermo”, spiega Giangiacomo Palazzolo, membro della Direzione Nazionale del partito di Carlo Calenda, commentando l’evento organizzato venerdì a Palermo da Fabrizio Ferrandelli, al quale hanno assistito anche i vertici cittadini di Azione, il consigliere comunale Leonardo Canto ed il referente Mario Enea.
Una questione di metodo
Il metodo in questione è legato al fatto che al centro della kermesse ci siano stati i temi e non i nomi dei potenziali candidati alla carica di primo cittadino. Storico cavallo di battaglia di Palazzolo. “Condividiamo l’idea di partire dai temi e il metodo che mette prima le idee e solo dopo i nomi. Per amministrare bene Palermo è necessario approfondire seriamente i problemi e le opportunità, solo così sarà possibile risolvere i primi e cogliere le seconde”, dice. “Notiamo troppi pasticci tra gli altri partiti, troppi nomi di candidati senza proposte – prosegue l’ esponente di Azione – invece questo approccio fattivo ci appartiene e siamo disponibili ad un percorso condiviso nell’interesse di Palermo’, spiega. E aggiunge: “Meno patti del pacchero e più programmi”, insiste Palazzolo.
L’appello ai “coraggiosi” di Pd e Forza Italia
“Non sarà una camminata nel deserto, un percorso isolazionista, mi piacerebbe coinvolgere anche quella parte del Pd coraggiosa e in grado di disconoscere la simbiosi con il Movimento Cinquestelle e anche quella parte coraggiosissima dentro Forza Italia che vuole rinnovare la classe dirigente del partito senza costringerci a dovere interloquire con chi ha già dimostrato di non sapere governare la Sicilia”, continua. “Con questi presupposti, Azione si impegna a condividere una svolta di normalità per la città, con l’onestà di riconoscere ciò che di buono c’è stato in quest’ultima amministrazione e che va certamente continuato”, dice. “Sono convinto – conclude Palazzolo – che il cambiamento non sta nel nome del sindaco, ma dal modo diverso di fare politica”.