PALERMO – Da Palermo-Cesena a Cesena-Palermo. Dario Baccin completa il suo girone da direttore sportivo del club di viale del Fante e lo fa annunciando il rinnovo del contratto di Roberto Vitiello. Il nuovo accordo col difensore campano è solo l’ultimo di una serie di contratti siglati sotto la sua direzione, che per risultati sul campo e fuori non può che essere positiva: “Questo girone ci ha dato moltissime soddisfazioni, la squadra e i singoli sono cresciuti molti. Rispetto a ottobre vedo una grandissima consapevolezza da parte di tutto l’ambiente di poter fare qualcosa di importante. Stiamo cercando di gettare le basi per consolidare il calcio a Palermo, per poterlo collocare in una posizione medio-alta”.
Non tutta la strada però è stata in discesa. Su tutti, l’addio di Muñoz e il mancato rinnovo di Barreto restano due questioni nelle quali il Palermo non è riuscito ad uscirne vincitore: “Chiaramente abbiamo avuto le nostre gatte da pelare – prosegue Baccin -ma credo che questo faccia parte delle nostre responsabilità. Mancano ancora diverse partite, però possiamo partire forte da qui. Un’esperienza molto importante. Il mio lavoro penso che vada giudicato da altre persone, questo è il mio profilo. Mi piace parlare poco e lavorare il più possibile, il presidente mi ha dato fiducia e la società mi ha dato una grossa mano. Credo che chi fa questo lavoro non possa mai essere soddisfatto al 100%, questo è il mio obiettivo: fare sempre meglio”.
Per migliorare non c’è niente di meglio di una base solida. Partire da chi ha già fatto una grande stagione è il punto principale per questo Palermo, con un nome su tutti, quello di Stefano Sorrentino: “Noi abbiamo colloqui con tutti, non solo con Sorrentino che ha ancora un anno e mezzo di contratto. Ne parleremo con grande serenità nei modi e nei tempi previsti. Si tratta di uno dei portieri più importanti nel calcio italiano”. La questione portieri, però, si allarga ad altri due giocatori sotto contratto con i rosa: “Siamo a contatto con gli agenti di Ujkani e parleremo del rinnovo nei prossimi 15-20 giorni. Anche per Viviano è questione di tempo, la Sampdoria ha un’opzione per il riscatto e non c’è fretta”.
Il caso più spinoso, data ormai per conclusa la querelle Barreto, resta quello riguardante Paulo Dybala. Non c’è ancora l’accordo per il rinnovo del contratto e il futuro prossimo avrà con ogni probabilità una lingua diversa da quella italiana. Dopo i dissidi tra Zamparini e l’entourage del giocatore, però, c’è da registrare un riavvicinamento dalle parti, come ammesso da Baccin: “La questione è seguita in maniera diretta dal presidente e posso garantire che dopo una minima frizione i rapporti sono tornati distesi. L’obiettivo è trovare un futuro migliore al ragazzo e un’opportunità per il Palermo. Al di là del rinnovo, per il quale vedremo nelle prossime settimane, c’è un accordo tra gentiluomini”. Senza Dybala, il futuro del Palermo avrà indubbiamente le sembianze di Andrea Belotti: “Con Belotti i discorsi sono già avviati da un paio di mesi. Crediamo molto nel ragazzo e stiamo lavorando. Ci vuole tempo, si parte da lontano, ma anche a lui abbiamo dato una bella opportunità. Deve ancora fare dei passi importanti ma sarà uno dei perni del Palermo del futuro”.
Questo Palermo avrà anche bisogni di rinforzi. I nomi che circolano con più insistenza sono quelli di Oscar Duarte, centrale della Costa Rica, e di Gregoire Defrel, seconda punta del Cesena. Giocatori seguiti dal club rosanero, ma che ancora non rappresentano degli obiettivi concreti: “Duarte non devo presentarlo io, gioca nel Brugge primo in classifica ed è un nazionale. È un giocatore che piace, così come altri. Bisogna capire se ci sono le condizioni giuste per concludere. Defrel, come tutti i giocatori bravi, lo seguiamo. È in comproprietà tra Parma e Cesena e al momento non c’è assolutamente nulla”.
Ancora niente di fatto, dunque, ma il Palermo si muove per consegnare a Iachini una squadra pronta il prima possibile. Già, ancora con Iachini, la cui presenza nella prossima stagione non pare essere in dubbio nonostante le ultime critiche del presidente Zamparini. Una “sfuriata” rientrata immediatamente, come raccontato dal direttore Baccin: “Tra il presidente e Iachini non c’è stata alcuna crisi, solo il dispiacere per una sconfitta magari inaspettata per com’è venuta. Chiaramente fa parte anche del mio lavoro cercare di far rientrare l’equilibrio, ma si è risolto tutto in cinque minuti”.
