Aggiornamento: Ballardini e Zamparini rimangono distanti. L’ipotesi sul tavolo, adesso, è quella di una conferma di Corini per mancanza di alternative
PALERMO – Eugenio Corini sarebbe nuovamente vicino a terminare la sua avventura alla guida del Palermo. Un copione già visto due settimane fa, dopo la sconfitta nello scontro diretto del “Mapei Stadium” contro l’Empoli, un ko maturato dopo il rigore di Maccarone che non avrebbe dovuto ammettere repliche, ma dopo il quale Maurizio Zamparini ha fatto capire di non voler aggiungere un nuovo esonero. Così il tecnico di Bagnolo Mella ha potuto effettuare una scelta: dimettersi per andare contro alle strategie messe in atto sul piano tecnico e sul mercato dal patron del club di viale del Fante, oppure proseguire la propria avventura in nome del feeling che è scattato fin da subito con il gruppo e dell’amore che lo lega alla piazza palermitana. Corini ha deciso di restare, ma nel frattempo sono maturate altre due sconfitte, quella netta del “Mapei Stadium” contro il Sassuolo e quella di ieri pomeriggio al “Barbera” contro l’Inter di Stefano Pioli.
In quel di Vergiate Zamparini ha deciso di accogliere il direttore sportivo Nicola Salerno, il quale parlerà sia a nome proprio che per conto di Corini, per capire quali sono le intenzioni dello stato maggiore del club rosanero. Il tecnico bresciano ha fatto capire in una conferenza stampa ormai divenuta celebre di non voler rassegnare le dimissioni, ma nel frattempo ha sganciato un’altra bomba al napalm nei confronti dello stesso presidente, facendo capire di non sentirsi compreso e di conseguenza seguito soprattutto in sede di mercato (“avremmo dovuto muoverci molto prima”). Quasi un invito ad essere esonerato. Ed ecco che allora tornano in auge vecchi nomi e vecchi candidati. Come Davide Ballardini, che a Palermo ci torna sempre volentieri al di là dei propri impegni calcistici, e che in rosanero ritroverebbe quel Nicola Salerno con il quale ha dato vita ad un vero miracolo sportivo, quasi dieci anni fa in quel di Cagliari.