PALERMO – È il giorno delle richieste di pena al processo che vede imputati presunti boss e gregari del mandamento di Resuttana. Molti nomi sono già noti, fanno parte di una mafia che si aggrappa ai gesti simbolici, come il bacio in bocca.
Gli imputati e le richieste di pena
Queste le condanne invocate dal procuratore aggiunto Marzia Sabella e dai sostituti Giovanni Antoci, Francesca Dessì e Giorgia Righi: il presunto reggente Salvo Genova 18 anni e 8 mesi, Sergio Giannusa, presunto braccio destro del capo, 20 anni; Benedetto Alerio 12 anni, Salvatore Castiglione 12 anni, Settimo Giuseppe D’Arpa 12 anni, Carlo Giannusa 16 anni e 8 mesi.
Ed ancora: Gaetano Maniscalco 10 anni e 8 mesi, Michelangelo Messina 14 anni, Mario Muratore, Mario Napoli 15 anni e 4 mesi, Giovanni Quartararo 12 anni e 8 mesi, Giuseppe Di Maria 6 anni, Angelo De Luca 6 anni, Agostino Affatigato 6 anni e 8 mesi, Antonino Fontana 6 anni, Girolamo Federico 14 anni, Carlo Pesco 6 anni, Cristian Pesco 6 anni, Giuseppe Li Gotti 3 anni, il commercialista Giuseppe Mesia 12 anni e 8 mesi.
In ordinario vengono processati il notaio Sergio Tripodo, Mario Muratore, Giuseppe D’Amore Michele Siragusa e Francesco Balsameli.
I summit
Genova si dava un gran da fare per gestire il suo mandamento, ma anche per mantenere i contatti con i boss di altre zone della città. I carabinieri hanno ricostruito “tre summit di alto valore strategico”, datati 28 maggio e 30 novembre 2020, e 9 marzo 2021.
Genova ha incontrato il reggente del mandamento di Ciaculli-Brancaccio Giuseppe Greco, detto “il senatore”; l’anziano boss di Tommaso Natale, Michele Micalizzi; Giovanni Giordano, uomo di fiducia del reggente del mandamento mafioso Noce-Cruillas, Giancarlo Seidita della Noce e un tempo fedelissimo dei Lo Piccolo di San Lorenzo; Pietro Tumminia, reggente della famiglia di Altarello.
Le foto
In una casa al civico 390 di via Resuttana si tenne un altro incontro (L’ALBUM DI COSA NOSTRA). C’erano Genova, Sergio Giannusa, Alerio (titolare della “Antica Polleria Savoca dei F.lli Alerio” di via San Lorenzo) e Mesia. La casa fu messa a disposizione da Maniscalco, che si è scambiato un simbolico bacio in bocca con Giannusa.