PALERMO – I lavori riprenderanno all’inizio del 2025 e dureranno 12 mesi: sarà a quel punto che le lamiere che delimitano una porzione del prato del Foro Italico potranno essere smontate, restituendo alla città un’area occupata da anni e in cui a metà del 2023 si è consumata una terribile violenza di gruppo.
Il Comune di Palermo è pronto a premere il piede sull’acceleratore per avviare, o riavviare, numerosi cantieri. Non solo quelli per rifare strade e marciapiedi ma anche per il contrasto al dissesto idrogeologico tra cui rientrano i canali di maltempo, la messa in sicurezza delle scarpate, la mitigazione del rischio allagamenti, le fognature del mercato Ortofrutticolo e, soprattutto, i lavori di disinquinamento della fascia costiera.
Le opere
Progetti portati avanti dall’ufficio per il dissesto idrogeologico e i servizi a rete idrico-fognari, voluto dal sindaco Roberto Lagalla e dall’assessore Totò Orlando per dialogare meglio con le due strutture commissariali, quella per il dissesto idrogeologico e per la depurazione, ma anche per portare avanti alcuni progetti rimasti nelle mani del Comune.
Un pacchetto di opere che comprende tra gli altri i 60 milioni per il consolidamento di monte Pellegrino (fondi Fsc 2021-2027), gli altri 60 per il collettore nord occidentale e il potenziamento di Fondo Verde (fondi Fsc 2021-2027), il potenziamento di Acqua dei Corsari, le fognature in via Messina Marine (18 milioni) per l’eliminazione degli scarichi a mare da sant’Erasmo ad Acqua dei Corsari e il così detto “sistema Cala”.
L’area del Foro Italico
Un’opera, quella della Cala, che consentirà di disinquinare la costa dall’Acquasanta fino all’Oreto eliminando gli scarichi nel porto industriale e facendo confluire le acque al depuratore di Acqua dei Corsari. Progetto che, dopo anni di procedure a rilento e che ha interessato piazzetta della Pace e via Roma, adesso è sul punto di ripartire: stanziati i 4,3 milioni di euro per la variante, il cantiere potrà essere completato entro un anno.
Il che vuol dire anche liberare una vasta area del Foro Italico, chiusa dalle lamiere e più volte vandalizzata, in cui sono state frequenti le incursioni come nel caso della violenza di gruppo di un anno a mezzo fa.
Un risultato storico
Il potenziamento della Cala, insieme al raddoppio di Acqua dei Corsari e al collettore, consentiranno di raggiungere un obiettivo storico collegando più del 90% della città al sistema fognario.
“Si tratta di un passaggio importante – dicono il sindaco Lagalla e l’assessore Orlando – che consentirà di mettere in sicurezza il sistema idrogeologico della nostra città, risolvendo problemi atavici. Palermo sarà all’avanguardia, rispetto a tanti altri centri del Meridione, e questo risultato è il frutto anche di un’efficace sinergia istituzionale con la Regione Siciliana e le due strutture commissariali”.
Gli altri interventi
Diverse le altre opere pronte a partire. Grazie a un nuovo principio contabile, infatti, il Comune potrà accorciare i tempi rispetto al passato: affidando l’incarico di progettazione all’esterno sarà possibile impegnare subito l’intera somma prevista, rendendo così più veloce l’iter della progettazione esecutiva e avviando le gare già nel 2025.
Nell’elenco figurano gli interventi di manutenzione dei canali di maltempo Borsellino, Celona e Boccadifalco per oltre mezzo milione di euro; la messa in sicurezza delle scarpate stradali di via Calandra e via Ruffo di Calabria con reti e pannelli anti-frana per 850 mila euro; lo smaltimento delle acque piovane in via Castelforte per 600 mila euro.
E ancora la rifunzionalizzazione delle fognature dell’Ortofrutticolo per 1,6 milioni e 170 mila euro per la transazione con la curatela fallimentare della ditta che si è occupata delle fognature all’Arenella e a Vergine Maria.