PALERMO – Dopo il nostro articolo sul disagio causato dall’impossibilità di sostituire i vecchi pass per zone blu, vissuto da alcuni cittadini dell’ottava circoscrizione, altri utenti si sono fatti avanti per segnalare di stare riscontrando lo stesso problema. In sede di conversione dei loro pass, sia in ufficio che online, infatti, il sistema continua a rifiutare i dati degli aventi diritto. Da pc appare: “Sulla base dei dati indicati non è possibile riscontrare un pass valido” o “l’indirizzo del titolare del vecchio pass non ricade in una zona blu”.

Una storia che si ripete
Cambiano i volti e i nomi dunque, ma non la storia, che invece si ripete. Non si tratta più di un singolo caso isolato ma di un fenomeno che ha riguardato, e che continua a riguardare, una molteplicità di cittadini. La nuova procedura online e l’apertura di ulteriori 4 sportelli a questo dedicati, sebbene abbia alleggerito il peso sugli uffici, non ha risolto il problema per quelle persone che ancora oggi non sono riuscite ad ottenere il proprio tagliando.

Ma ecco una delle segnalazioni che sono arrivate in questi giorni in redazione: “Sono un vostro lettore, che preferisce restare anonimo. Vivo in ottava circoscrizione, anche io sto avendo lo stesso problema di cui avete scritto. Vi assicuro che non si tratta quindi di un caso isolato come pensa l’amministrazione – spiega -. Per il Comune di Palermo, il mio pass addirittura non esiste. Che faccio, aspetto o vado dai carabinieri perché qualcuno seduto dietro una scrivania degli uffici di via Bevignani mi ha rilasciato un documento falso?”, si domanda il cittadino.
Dall’amministrazione ribadiscono, però, che la stragrande maggioranza dei cittadini non ha più riscontrato di questi problemi, ottenendo infine il pass. Dall’ufficio mobilità fanno sapere, inoltre, che “in accordo con Amat e Sispi si sta provvedendo all’inserimento dei civici pari e dispari di tutte le strade poste a confine delle zone a tariffazione”. Zone, che probabilmente erano rimaste escluse in un primo momento dall’elenco memorizzato nel sistema, che perciò rifiutava i dati dei residenti. La plausibile causa del disservizio. Adesso che sono stati inseriti, “i residenti di via Marchese di Roccaforte potranno già usufruire del pass relativo alla nuova zona A ex P12”, ha garantito l’ufficio.
Va bene il controllo del pagamento della tassa imposta con le zone blu, ma se controllassero chi circola senza l’assicurazione sarebbe molto ma molto più utile, considerato il numero d’incidenti in città.
E comunque, con la pena sospesa, non si paga un euro di multa: processi inutili e costosi, pagati dalla collettività.
Pensate che casino se controllassero quelli degli invalidi.Ce ne sono a migliaia in tutta la Sicilia.
potrebbe essere giusta la condanna, pero’ ci sono persone che commettono infrazioni ben piu’ gravi non solo vengono rilasciati con tutti gli onori, senza nessuna multa e qualcuno li premia pure, e tornerà certo a reiterare il reato in segno di sfida, se questa è giustizia, mi sembra una giustizia con la mano lunga e l’altra con il braccino corto.
Premetto che e’ comunque un reato, ciò che e’ consolidato e’ che oggi in Italia i conti li chiude chi commette reati tenui…. di contro reati di ben altre gravità. …. Sotto gli occhi di tutti come va’
Mi sembra giusto, pass falsificato comporta la condanna mentre lo speronamento di una nave da guerra della Guardia di Finanza e contestuale violazione dei confini si tramuta in scarcerazione e riconoscimenti internazionali.
Questo è un paese che deve essere rifondato completamente a partire sin da subito dalla magistratura
Mi viene da ridere. Considerando che le leggi devono essere rispettate, ma per inflazioni molto più gravi vengono assolti. (Sea Watch)
La Legge non ammette ignoranza a maggior ragione qui a Palermo.
Desidero rendere edotto l’autore del commento che le navi che battono bandiera italiana all’interno del confine nazionale non sono considerate navi da guerra, bensì assumono tale valore qualora uscissero dai confini nazionali.
Questi sono uno dei capisaldi del diritto internazionale!!
Ma che razza di paragone è? Questo è un inutile luogo comune!
@gioncky
Lei sbaglia, l’Ammiraglio De Felice ha ampiamente dimostrato che trattasi di corpi di polizia ad ordinamento militare e secondo la Cassazione Penale sono navi da guerra. Si rilegga la sentenza 31403 del 14 giugno 2006 e non commetta l’errore del GIP
questa è l’italia, chi commette reati gravi (e non entro negli esempi eclatanti per non svicolare dall’articolo) viene spesso assolto, mentre chi come in questo caso commette un reato banale magari spinto dall’impossibilità di pagare giornalmente il posteggio, viene perseguitato e condannato. Mi viene in mente una scena del film “Sole a catinelle” in cui il padre spiega al figlio come le banche, se hai un debito grosso ti rispettano e ti aiutano mentre, se hai un piccolo debito ti si accaniscono contro. EVVIVA L’ITALIA!!!!!!!!