PALERMO – È originario di Marino, ma residente a Pomezia l’uomo arrestato con l’accusa di avere fatto esplodere una bomba all’interno del Penny Market per portare via la cassaforte.
Si tratterebbe, dunque, di un ladro in trasferta dal Lazio quello fermato dai carabinieri nel corso di una rocambolesca fuga.
Fabio Fresilli, durante l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari, accompagnato dall’avvocato Fausta Catalano, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Secondo il Gip, l’indagato deve restare in carcere.
Il legale avanzerà nei prossimi giorni ricorso al Tribunale del riesame contro il provvedimento di custodia cautelare.
Due ladri hanno fatto esplodere delle bombole di gas nel supermercato di via Sciuti. Un enorme boato ha svegliato i residenti del palazzo nel cuore della notte e hanno dato l’allarme.
Quando i carabinieri sono arrivati sul posto Fresilli e un altro uomo stavano già fuggendo al volante di una Fiat 500. È scattato l’inseguimento per le strade della città.
Fresilli e il suo complice, ancora ignoto, hanno imboccato dei divieti di accesso ad alta velocità. La folle corsa è finita contro un’altra macchina ferma al semaforo all’altezza di vale delle Alpi.
Fresilli è stato bloccato mentre il complice è riuscito a fuggire a piedi. A bordo della loro macchina c’era ancora il bottino razziato al Penny market: 18.000 euro in contanti.