PALERMO – “Una battaglia di civiltà”, l’aveva definita l’avvocato Alessandro Musso. Il Tribunale di Sorveglianza di Palermo ha accolto l’istanza della difesa concedendo gli arresti domiciliari a un detenuto.
Enrico Raffaele Ingrassia sta scontando una condanna della Corte di appello di Napoli per riduzione in schiavitù. Costrinse una famiglia di circensi a turni di lavoro di 15-20 ore al giorno, impedendogli di allontanarsi dai tendoni. Vivevano in due cassoni di autocarro, in condizioni igieniche di degrado.
Già affetto da diverse patologie per ultimo ha avuto un problema ischemico confermato dai medici dell’ospedale Civico di Palermo. Ingrassia è detenuto nel carcere Pagliarelli.

“La sua condizione di salite non è compatibile con il regime penitenziario”, hanno sostenuto gli avvocati Alessandro Musso e Clara Tarantino. Il Tribunale ha confermato.

