La droga allo Sperone nascosta sui tetti: condanne, ma scontate

La droga allo Sperone nascosta sui tetti: condanne con sconto

La droga nascosta sui tetti allo sperone
Il rione palermitano è una delle principali piazze di spaccio della città

PALERMO – Tutti condannati, ma arrivano degli sconti di pena per sei imputati accusati di avere spacciato droga nel rione Sperone. Modalità insolite quelle scoperte durante il blitz di due anni fa dei poliziotti del commissariato Brancaccio.

Il cliente arrivava, il pusher prendeva l’ordinazione e si arrampica sul tetto. Il tetto di un corpo basso era il osto dove viene nascosta la droga. Lo spaccio avveniva in pieno giorno, approfittando del fatto che la stragrande maggioranza delle persone faceva finta di non vedere.

Queste le condanne: Pietro Argeri 4 anni e sei mesi, Giacomo Cannizzaro 4 anni e 8 mesi, Gaetano Ingrassia 4 anni e 4 mesi, Vincenzo Marino 3 anni Lorenzo Testa 2 anni e 4 mesi, Sebastiano Chiappara 1 anno un mese e 10 giorni. La pena più alta, in primo grado, era stata di 7 anni e due mesi ed era stat inflitta a Cannizzaro.

Il collegio presieduto da Adriana Piras ieri ha accolto in parte la tesi difensiva degli avvocati Dario Falzone e Riccardo Berllotta. Sono cadute nel merito alcune imputazioni, e altre sono state inquadrate nell’alveo della lieve entità. Da qui gli sconti di pena. Lo Sperone è una delle piazze principali dello spaccio di droga della città. Alcuni genitori-pusher hanno rischiato di perdere la potestà genitoriale, alla fine il Tribunale ha deciso di non allontanare i bambini da casa.


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