PALERMO – Il maxi processo per il presunto giro di corruzione alla Motorizzazione di Palermo approda alla conclusione delle indagini. L’elenco dei 42 imputati che rischiano di finire sotto processo si apre con con il nome del funzionario Luigi Costa, che nascondeva 590 mila euro in contanti dietro l’armadio della camera da letto.
“Se ne capita tipo una, due così, no quelli ne facevano tipo a migliaia perché il problema è questo, perché quando la cosa si allarga diventò ora troppo esagerata…”, diceva Costa a Giovanna Passavia, anch’ella funzionaria.
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Secondo i pubblici ministeri Vincenzo Amico e Giulia Beux, che il 26 maggio hanno firmato l’avviso, preludio della richiesta di rinvio a giudizio, il giro di favori in cambio di soldi era enorme. Gli agenti della Polstrada, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Demontis, hanno piazzato telecamere e microspie all’interno degli uffici palermitani. Carte di circolazione, cambi di destinazione d’uso dei veicoli, collaudi di impianti Gpl, immatricolazione di mezzi esteri o dismessi dalle forze dell’ordine in Toscana, Lazio e Trentino Alto Adige. La voce dell’esistenza del canale aperto alla Motorizzazione palermitana si era sparsa in giro per l’Italia. Palermo, Brescia, Cassola, Vicenza, Palagonia: le agenzie di disbrigo pratiche sapevano a chi chiedere aiuto.
Le intercettazioni
“Ne ha portato soldi, allora? Li ha portati?”, chiedeva Costa. “Tanto non paga lui? Chiudiamo 200 euro è buono, 50 me li tengo io, 150 glieli do là, 250 tu almeno gli dici 350, questi lavori si pagano, il cornutaccio i soldi li ha, se glielo facevo io personalmente io di sana pianta un sacco di soldi mi sarei presi…”, aggiungeva Passavia.“Li hai contati o no?, chiedeva ancora Costa. E Passavia rispondeva: “Sinceramente non lo so, mi ha detto 240, siamo andati al bar, ha pagato, mi ha dato questi soldi e mi ha pagato l’assicurazione”.
Tutti i nomi
Questo l’elenco degli imputati fra funzionari e titolari di agenzie di disbrigo pratiche automobilistiche: Luigi Costa, Giuseppe Palermo, Rosario Crapa, Giuseppe Gullo, Giovanni Genova, Alfredo Gioietta, Maurizio Caruso, Giuseppe Calabrese, Jordan Peli, Nadia Abitabile, Walter Bacile, Giovanna Passavia, Antonio Passavia, Rosario Rubino, Paolo Salvia, Maurizio Militello, Gerlando Cracolici, Giuseppe Biondo, Francesco Biondo, Salvatore Sciortino, Ignazio Di Chiara, Salvatore Sanfilippo, Lelio Calabrese, Salvatore Caravello, Antonio Gelsomino, Luigi Vernengo, Daniele Cammarata, Francesco Caponetto, Nunzio Lanza, Giancarlo Ferraro, Stefania Savio, Giuseppe Castronovo, Filippo Greco, Felicia Gigliotti, Luca Signorini, Antonella Coltelluccio, Nicolò Bonelli, Michelangelo Fricano, Filippo Maniscalco, Roberto Caruso, Santina Vespa, Alessandro Pirrone.
Gli indagati ora potranno presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati.