PALERMO – Gli investigatori accendono un nuovo faro sulle gare della sanità siciliana. Non c’è solo l’inchiesta che coinvolge Totò Cuffaro. La Procura di Palermo ha chiesto tredici fra misure cautelari e interdittive. Il giudice per le indagini preliminari Cristina Lo Bue ha fissato gli interrogatori preventivi.
Il commercialista Sciacchitano
Alcuni indagati sono stati coinvolti lo scorso giugno in un’altra inchiesta svelata da Liveisicilia. A cominciare da Antonio Maria Sciacchitano, commercialista palermitano, componente del collegio sindacale dell’ospedale Civico e dell’Asp di Palermo, già ai domiciliari.
Gare e tangenti
Nella nuova contestazione la Procura ritiene che abbia incassato una tangente da 10 mila euro, pagata dagli imprenditori Gaetano Di Giacomo e Massimiliano De Marco per agevolare la “Servizi ospedalieri spa” nell’aggiudicazione della gara per la fornitura e la sterilizzazione del materiale chirurgico all’Arnas Civico-Di Cristina-Benfrarelli.
Una gara che era stata revocata nel 2023 e bandita nel 2024. A fare da mediatore sarebbe stato il faccendiere Catello Cacace. Indagata anche il Responsabile unico del procedimento Alba Cristodaro.
Patti illeciti sarebbero stati siglati pure per l’acquisto di macchinari e servizi dalla E. Medical e dalla Svas Biosana. Schiacchitano avrebbe incassato tre tangenti per complessivi 14 mila euro da Diego Russo, Umberto Perillo, Giuseppe Valentino e Vincenzo Criscuolo. Sono tutti campani. Si tratta di responsabili, rappresentanti legali e collaboratori delle due imprese.
Altra gara su cui si indaga è quella per il servizio di noleggio e pulizia della biancderia dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, di cui Sciacchitano era presidente dell’organismo di valutazione, Si parla in questo caso di una tangente da 2.500 euro sborsata dal Umberto Maggio della Pacifrico srl. L’intermediario sarebbe stato Milko de Seta collaboratore della srl.
Le richieste dei pm
I magistrati hanno chiesto la custodia cautelare in carcere per Sciacchitano, Maggio, Perillo, Valentino, Di Giacomo e Cacace. Richiesta di domiciliari per De Seta e Criscuolo.
Richiesta di misura cautelare pendente anche per Aldo Albano, provveditore dell’azienda sanitaria Villa Sofia-Cervello di Palermo. Interrogatori fissati nei giorni 11,12 e 13 novembre. Dopo l’inchiesta dello scorso giugno c’è chi ha deciso di collaborare con i magistrati e i i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria.

