Palermo, morte di una donna in ospedale senza colpevoli

Palermo, donna morta in ospedale: medici non colpevoli

Archiviata l'inchiesta per l'omicidio colposo
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PALERMO – Il caso è chiuso senza colpevoli. Archiviata l’inchiesta per l’omicidio colposo di una donna di 81 anni, Maria Pollaci, deceduta nel 2018 all’ospedale Villa Sofia.

Dopo due richieste di archiviazione da parte della Procura della Repubblica e l’opposizione dei familiari il giudice per le indagini preliminari Lirio Conti ha archiviato il procedimento aperto nei confronti di Antonella Maria Pia Compagno, Pietro D’Avola, Giuseppe Di Natale, Concetta Facella, Elena Giglio, Giovanni Milone, Valentina Patti, Gioacchino Maria Antonio Taormina, Antonino Vaglica.

È passata la linea difensiva degli avvocati Giuseppe Gerbino, Sergio Monaco, Fabrizio Biondo, Fabrizio Pizzitola, Ivana Rivoli, Marco Traina, Antonella Basile.

A presentare la denuncia erano stati i figli della donna, morta per una sepsi delle vie unitarie. La donna era arrivata al Pronto soccorso con ipertensione e in stato di incontinenza urinaria. Le era stato assegnato un codice giallo. Rimase in attesa quattro ore circa.

Secondo i parenti, i medici avrebbero trascurato il continuo urinare, senza disporre un’urinocultura. Secondo i periti, non emergerebbero “difformità con le linee guida di riferimento, né profili di negligenza, imprudenza e imperizia”.

“Nessun profilo di colpa risulta addebitabile ai medici intervenuti nella gestione clinica e sanitaria del caso – conclude il giudice -; parimenti deve affermarsi che non sono individuabili condotte colpevoli o comunque comportamenti che se posti in essere avrebbero evitato o ragionevole probabilità il decesso della paziente”.

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    Condoglianze alla famiglia e un abbraccio fraterno ai Colleghi che nel compimento del proprio dovere hanno dovuto affrontare e quindi vivere questa drammatica esperienza. Vi auguro di continuare il Vostro mandato con la costante professionalità, serietà e fedeltà che avete mantenuto nel Vostro cammino. Sereno e nobile lavoro.

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