Droga da Roma a Palermo, stangata: 32 condanne NOMI

Droga da Roma a Palermo, stangata: 32 condanne NOMI

Contatti fra i Vitale di Partinico e il clan Casamonica

PALERMO – Le pene sono pesantissime. La più alta è 20 anni di carcere. Si chiude davanti al giudice per l’udienza preliminare Paolo Magro il processo nato dall’inchiesta che nel luglio 2021 sfociò in un blitz con 81 arresti. Una parte degli imputati è stata giudicata in abbreviato e ha ottenuto uno sconto di pena, la restante è sotto processo con il rito ordinario.

Il ruolo dei Vitale

Le indagini della Direzione distrettuale antimafia e dei carabinieri del Comando provinciale, ricostruirono l’esistenza di cinque organizzazioni che avrebbero gestito il grande affare della droga. In una di esse spiccava il ruolo della famiglia Vitale di Partinico. La marijuana veniva coltivata nel partinicese, mentre hashish e cocaina erano importate da Lazio (un canel era stato attivato con i Casamonica) e Calabria.

Tra gli arrestati anche le sorelle Antonina e Giusy Vitale, la prima donna boss ad essersi pentita. Avrebbe gestito gli affari dalla località dove viveva sotto protezione. Mentre Antonina avrebbe aiutato il nipote Michele Casarrubia e gestito la cassa. “Mi lasci con due chili di erba, mi lasci con novemila euro che deve dare a quello””, diceva mentre era intercettata. Ed ancora: “Settemila e sei più duecento di quello e di quello ottomila euro, ora questi di qua, dov’è? Questi di qua e i soldi di Michele e duecento mi deve dare Guarino e quattrocento di là al più presto, a metà, prima che finisce dicembre otto mila euro si devono andare a consegnare a quello”.

Tutte le pene

Queste le pene inflitte su richiesta del procuratore aggiunto Paolo Guido e dei sostituti Alfredo Gagliardi, Bruno Brucoli e Dario Scaletta (oggi al Csm): Giuseppe Accardo 4 anni e 4 mesi, Alessio Antonacci 4 anni e sei mesi, Stefano Carocci 4 anni e 6 mesi, Michele Casarrubia 20 anni, Salvatore Coppola 9 anni e quattro mesi, Savio Coppola 9 anni e 4 mesi, Angelo Cucinella 10 e quattro mesi, Vincenzo Cusumano 11 anni e 8 mesi, Massimo Ferrara 18 anni e 4 mesi, Salvatore Gugliotta 6 anni e otto mesi, Gioacchino Guida 19 anni, Maria Guida 9 anni e quattro mesi, Raffaele Guida 18 anni e due mesi, Gianvito Inghilleri 9 anni, Edoardo La Mattina 9 anni e 10 mesi, Sebastiano Li Mandri 4 anni e 4 mesi, Giuseppe Lombardo 6 anni e otto mesi, Rachid Madmoune 8 anni, Marco Marcenò 4 anni e due mesi, Vincenzo Messina 9 anni, Leonardo Pellitteri 5 anni e quattro mesi, Rocco Pesce 7 anni e sei mesi, Roberta Pettinato 7 anni, Salvatore Primavera 5 anni, Maria Rita Santamaria 8 anni, Yonutz Sheeshi 4 anni e quattro mesi, Rosario Stallone 4 anni e quattro mesi, Antonino Tranchida 4 anni e quattro mesi, Raffaele Visiello 7 anni, Giovanni Visiello 7 anni, Antonina Vitale 18 anni e quattro mesi, Michele Vitale 6 anni otto mesi. Gli unici assolti sono Pietro Virga (difeso dall’avvocato Bartolomeo Parrino) e Riccardo Biagio Sanzone (difeso dall’avvocato Lillo Fiorello).


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