Palermo e l'Università - Live Sicilia

Palermo e l’Università

Ecco il confronto fra i candidati sindaco Orlando, Aricò, Nuti, Ferrandelli, Costa, Pappalardo (nonostante la sua esclusione) e Caronia con il mondo dell'università in un incontro allo Steri
Palermo 2012, candidati a confronto
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È la collaborazione tra la futura amministrazione e l’Università di Palermo il punto centrale delle proposte dei candidati a sindaco per il futuro dell’Ateneo, esposte questa mattina durante un confronto a palazzo Steri. “L’università è una città nella città – dice il rettore Roberto Lagalla – con problemi che riguardano la logistica, la vivibilità, i trasporti, l’occupazione e l’impresa. Un sindaco deve in primis avere la percezione del ruolo e della valenza strategica di una università all’interno della città per condividere un progetto culturale complessivo”.

E proprio a questa condivisione guardano tutti i candidati alla poltrona più alta di palazzo delle Aquile. “Il libro verde” detto con le parole di Leoluca Orlando servirà per “accompagnare la presenza dell’università attraverso i processi formativi e gli sbocchi al lavoro dei laureati, e per utilizzare la straordinaria ricchezza di internazionalizzazione e di approfondimento scientifico e accademico dell’università; non è possibile che ci sia qualcuno che abbia la visione e qualcun altro il compito di agire”.

Per Alessandro Aricò, candidato sindaco di Fli, Mpa Api e Mps, sarà l’assessorato all’Innovazione ad adempiere a questa funzione: “Un assessorato – spiega Aricò – gestito direttamente dal’Università, dai giovani e meno giovani. Abbiamo numerosi ricercatori, docenti e soprattutto laureati: ci sono tesi di laurea che possono dare un grande impulso all’amministrazione cittadina”.

Progetti, quelli stilati da studenti e ricercatori, di cui, secondo Riccardo Nuti, candidato del Movimento a Cinque Stelle, il comune si dovrebbe servire, anziché “pagare consulenze ad esterni” : “È inutile – dice il candidato dei grillini, di fronte a una platea rumorosa di professori – parlare di rilancio dell’economia e della cultura, se poi il comune è il primo a chiamare consulenti anziché utilizzare i progetti validi di questi giovani”.

Sarà dei giovani studenti l’università di Fabrizio Ferrandelli, il vincitore delle primarie sostenuto da Pd e Sel: “Un’università dei diritti nella quale gli studenti sono trattati come cioè soggetti portatori di interessi, un’università che deve stare all’interno del mondo di progettazione condivisa della città all’interno delle grandi discussioni, ma anche nella progettazione europea”.

“Un sindaco questa città ce lo ha già” dice Massimo Costa rivolgendosi al rettore Lagalla, “è il sindaco dell’istituzione scientifica, perché è sul sapere che si gioca la sfida”. “La distanza tra l’amministrazione e il comune è uno dei mali da combattere” perché amministrazione e università sono “accomunate dai valori profondi del merito, del talento, e dell’eticità” valori attraverso cui, il candidato sostenuto da Pdl, Udc e Grande Sud, ha voluto “scegliere gran parte della sua giunta”.

Se Massimo Costa si ispira alle università estere – come “la Stanford University” – il generale Antonio Pappalardo, che ha partecipato nonostante la sua lista non sia stata accettata, punta su un “progetto di identità culturale”: “Non con progetti che vengono da fuori – dice il candidato del movimento del Melograno – perché occorre guardarci intorno. Vediamo se a Palermo, con i nostri ragazzi, siamo capaci di crescere una nuova realtà”.

Ma è ai fondi che guarda subito Marianna Caronia: “I fondi por europei – dice – sono la prima risorsa da spendere in una città dove un terzo delle famiglie vivono sotto la soglia di povertà”. La candidata di Pid punta sul potenziamento dei distretti tecnologici, un vantaggio per le imprese che devono innovarsi attraverso la tecnologia e per i giovani, che affrontano il mondo del lavoro con grande scoramento”. Per questo anche secondo la Caronia “il comune dovrà assolutamente creare un partenariato con l’Università e il mondo delle imprese, perché possa dare indicazioni precise e vincolanti all’attività dell’amministrazione”.


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