PALERMO – Una vera e propria metropolitana anche a Palermo, tutta interrata, che dalla via Oreto porti fino in via Sciuti. Questo il progetto che il sindaco Leoluca Orlando ha annunciato di aver ripreso in mano e portato sino al ministero per i Trasporti, per l’ultimo via libera che dovrebbe far partire la “caccia” ai finanziamenti.
Un progetto preliminare in realtà non nuovo, ma datato 2006, che però si era perso nelle pastoie burocratiche e che il primo cittadino ha rivendicato il merito di aver riportato alla luce durante la relazione semestrale al consiglio comunale.
“La nostra idea dei trasporti – ha detto il sindaco – comprende il gommato, l’anello ferroviario, il nodo, il passante, il tram e anche un progetto di metropolitana ripreso dall’assessore Tullio Giuffrè: seguirà il modello torinese, cioè senza conducente, e consentirà l’attraversamento completo della città”.
Ma cosa prevede il progetto preliminare del primo lotto, che dovrebbe costare circa 750 milioni di euro? Una linea completamente interrata che attraversi tutta la via Oreto fino alla Stazione centrale, e da lì percorra via Roma, il Politeama, via Libertà, via Archimede, stazione Nortabartolo e infine via Sciuti. “Per il momento attendiamo solo il parere finale del ministero sul progetto preliminare – spiega a Livesicilia l’assessore Tullio Giuffreè – ma poi dovremo reperire i fondi”. Palazzo delle Aquile dovrà così bussare alle porte della Regione, del ministero e dell’Ue, oltre ad attingere alle proprie casse, ma è probabile che sia necessario anche il ricorso ai privati: un processo che dovrebbe concludersi nel giro di due anni per poi procedere all’avvio dei lavori.
A Palermo, in realtà, esiste già un servizio ferroviario metropolitano che però, come dice il nome, altro non è che una sorta di congiunzione tra i binari che provengono da Messina e vanno verso Trapani: i vagoni sono quelli delle Ferrovie, così come la gestione, e l’unica differenza sono le fermate nelle varie stazioni, ovvero quella centrale, Lolly, Notarbartolo e Tommaso Natale. “Si tratta di una cosa diversa, e cioè di una metropolitana automatica leggera – specifica l’assessore – le cui fermate non coincideranno con quelle del servizio ferroviario e le cui strutture saranno assai più leggere e veloci”.
Per il momento tutto resta sulla carta e non ci sono certezze sui tempi di realizzazione, ma la metropolitana completerebbe il quadro di trasporti che da anni si va formando a Palermo e dovrebbe essere solo il primo di una serie di lotti che, nel giro dei prossimi anni, potrebbero rendere il capoluogo siciliano un po’ più simile a Torino che ha fatto della sua metropolitana senza conducente il simbolo di una rinascita.