PALERMO – Se non puoi vincere, evita di perdere. Si può riassumere con questa frase la scelta compiuta da Beppe Iachini subito dopo l’infortunio rimediato da Gonzalez, con il conseguente inserimento di Terzi. Difesa a quattro e squadra più protetta, senza per questo rinunciare alla ricerca di quel gol che sarebbe valso il successo contro l’Empoli. Una risposta nella risposta al patron Zamparini: il tecnico di Ascoli, infatti, aveva inizialmente schierato la difesa a tre, salvo poi, costretto ancora una volta a fare di necessità virtù, ridisegnare il reparto arretrato.
In questo modo l’allenatore rosanero ha dimostrato di avere polso, smentendo quelle che erano le indiscrezioni della vigilia, che vertevano su un presunto diktat presidenziale giunto e supinamente accolto. Nonostante da calciatore i piedi fossero quelli di un medianaccio, Iachini è stato capace di giocare di fino, aggirando con eleganza la trappola di un intestardimento tattico che, a seconda del risultato finale, avrebbe potuto scatenare le ire del numero uno del club di viale del Fante. Come dire: ascolto tutti, presidente compreso, ma alla fine decido io. Concetto già affermato in conferenza stampa e ulteriormente ribadito, con i fatti, durante il match.
Difesa che, peraltro, seppur con qualche affanno ha retto con ordine alle offensive degli avanti empolesi. Se a proposito di Gonzalez si è già detto molto, poco o nulla sin qui è stato riconosciuto a Vitiello, gregario silenzioso fuori dal campo e pedina oramai imprescindibile all’interno del rettangolo di gioco. Bene anche Terzi, capace di rintuzzare le giocate di Maccarone nella fase cruciale dell’incontro. Altri due calciatori recuperati alla causa rosanero dall’allenatore dei miracoli, sempre più vicino a una salvezza che andrebbe a impreziosire ulteriormente il lavoro svolto in un anno e mezzo all’ombra del monte Pellegrino.