Palermo, esclusa per insegnare alle superiori vince il ricorso al Tar - Live Sicilia

Palermo, esclusa per insegnare alle superiori vince il ricorso al Tar

La docente vince la causa davanti ai giudici amministrativi. Ufficio scolastico condannato a pagare le spese

PALERMO – Era stata esclusa dal concorso per insegnare negli istituti superiori perché non aveva tutti i titoli necessari. I giudici della seconda sezione del Tar Palermo presieduti da Federica Cabrini hanno accolto il ricorso e inserita nella graduatoria utile per occupare una cattedra.

L’insegnante che aveva già ricevuto incarichi e supplenze in base ai risultati ottenuti si sarebbe collocata al quinto posto in graduatoria. Posto utile per vincere il concorso. E invece siccome non aveva un titolo congiunto alla laurea in architettura era stata esclusa.

Contro questa decisione l’insegnante, assistita dall’avvocato Massimiliano Mangano, si è rivolta ai giudici amministrativi. Il collegio del Tar ha accolto le tesi del legale e annullato i provvedimenti dell’ufficio scolastico regionale per la Sicilia. La sola laurea vecchio ordinamento costituisce titolo da solo sufficiente per l’insegnamento della materia. Non vi sono, pertanto, elementi per sostenere la pretesa necessità di un “titolo congiunto”.

A questo si aggiunge che l’insegnante ha dato prova di essere stata inserita in graduatorie scolastiche per supplenze e di aver ricevuto un incarico per l’insegnamento proprio con riguardo alla classe di concorso in parola, con conseguente valutazione positiva dei relativi requisiti di partecipazione”. L’ufficio scolastico è stato condannato a pagare le spese di giudizio.


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