Palermo, Faraoni, Costa e i precari: la guerra del Covid- Live Sicilia

Palermo, Faraoni e Costa: precari e ‘guerra’ del Covid fra Asp e Fiera

Commenti

    Potenziare la prima linea dei pronto soccorso

    A parte il fatto che li covid purtroppo non è finito, anzi….  Ci ha insegnato che la sanità è stata abbandona dalla classe politica. Nel breve se indispensabile una eventuale contrazione del personale negli hub dovrebbe tenere conto 1) di chi ha gia fa già un doppio lavoro 2) di chi lavora presso altre strutture sanitarie ospedaliere 3)di chi è in pensione. Lasciando a queste  tre categorie la possibilità di essere richiamati in caso di necessità. Considerando anche le nuove opportunità di aperture di nuovi presidi sanitari   in ogni asp regionale,  le professionalità acquisite  non devono essere perse anche con  un concorso riservato per titoli cosi come è gia avvenuto in altre regioni entro le scadenze dei contratti  a chi un altro  lavoro non ce l’ha.

    La solita ed ennesima figura di m…… di tal costa. Praticamente dobbiamo mantenere più di 600 persone per non più di 100 tamponi al giorno. Che provveda costa a proprie spese.

    Di fronte ai “grandi numeri” dell’hub Fiera è bene non dimenticare un altro numero: il 3, che è quello dei medici che per ogni turno lavora al pronto soccorso di Villa Sofia. Un piccolo numero e tanti pazienti che in qualche caso rimangono in attesa di cura, o di trapasso, per 24 ore o più. La realtà è a tal punto disperata che ha fatto dire al responsabile di quel reparto “chi ha un’urgenza drammatica si precipiti ovunque, nel minor tempo possibile”, piuttosto che al Ps, quindi. Se così stanno le cose fa sorridere, per non piangere, leggere di guerra tra Fiera e Asp per certi esuberi.
    E se in Fiera si realizzasse un nuovo grande pronto soccorso per questa città? Certamente non ci sarebbe bisogno di tutti i 122 assistenti amministrativi, i 245 periti informatici, i 33 collaboratori amministrativi, i 43 ingegneri, ma neanche di tutti gli assistenti sociali, gli educatori professionali, gli psicoterapeuti e gli psicologi, certamente si potrebbe approfittare di un certo numero di medici e infermieri. Ne conseguirebbe che una parte “non importante” dell’armata Costa potrebbe essere distratta dal Covid, e dato che non sono gli spazi (almeno quelli fisici) a mancare le due strutture potrebbero coesistere.
    Ma i fondi nazionali sono finiti. E chi se ne frega, ci penserà Musumeci a promuovere la vita, piuttosto che fiere di cavalli. Ne siamo certi.

    100?? Si faccia un giro intorno alla fiera verso alle 15 di OGNI pomeriggio e conti quante auto sono in attesa del tampone. E parliamo SOLO dei convocati per il fine isolamento…

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