PALERMO – Quel che resta della cassa automatica è stata ritrovata in via Filippo Juvara, non lontano dal Tribunale di Palermo. Sventrata e ripulita. Dentro c’era l’incasso del “Dante Cafè”. Il bottino è ancora da quantificare, ma ammonta a qualche migliaia di euro.
“Siamo giovani e ci chiediamo se valga la pena investire in questa città dopo avere subito due furti e due tentativi di furto da quando abbiamo aperto”, racconta Eugenio uno dei tre titolari. Si ferma un attimo. Poi riprende: “Sì, continueremo perché non gliela daremo vinta”.
Nel frattempo i manutentori stanno riparando la saracinesca e potenziando i sistemi di allarme e quelli antiscasso del locale che si affaccia sull’omonima strada a pochi passi da piazza Castelnuovo. Era già accaduto che si portassero via la cassa automatica, mentre in altre due circostanze avevano spaccato la vetrina. Una volta usando un lavandino come ariete.
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza in mano alla polizia sono nitide. Una manciata di minuti dopo le quattro di notte due uomini arrivano in scooter. Riescono a scardinare le maglie della saracinesca. Uno dei due usa un piede di porco per scassinare la porta mentre il complice resta in sella sul mezzo acceso. Entra nel locale ed esce con la pesante cassa elettronica. La trascinano e la caricano sulla pedana dello scooter, e scappano.
Lo scooter è risultato rubato. Poche ore dopo viene ritrovata la cassa in una strada poco distante da quella del colpo. Per rubare i soldi hanno dovuto usare le maniere forti. Impossibile non fare rumore. Si cercano testimoni.
Le indagini partono dalle immagini. Non si distinguono a occhio nudo i volti dei ladri, ma alcune caratteristiche potrebbero essere riconoscibili specie se si trattasse di pregiudicati. E poi la polizia ha a disposizione tecnologie avanzate e potrebbero esserci altre telecamere con inquadrature migliori.