Palermo, "gare pilotate in aeroporto": cade l'accusa, tutti assolti

Palermo, “gare pilotate in aeroporto”: cade l’accusa, tutti assolti

Sotto processo ex amministratori di Gesap e imprenditori

PALERMO – Si chiude con sette assoluzioni e due prescrizioni il processo sulle presunte truffe e turbative d’asta negli appalti all’aeroporto di Palermo.

Gli assolti

Assolti l’ex direttore generale di Gesap Carmelo Scelta (avvocati Giovanni Di Benedetto e Fabio Ferarra), l’ex responsabile area Progettazione, Giuseppe Listro, il professore universitario Giuseppe Giambanco (avvocato Vincenzo Lo Re), gli imprenditori Stefano Flammini (avvocati Maurizio Giannone e Amedeo Gagliardi), Renato Chiavaroli (avvocati Ida Giganti e Giancarlo Marino), Sergio Gaudiano (avvocato Alessandro Benedetti) e il pilota Filippo Antonio Capuano. Prescrizione per gli imprenditori Alessandro Mauro e Carlo Vernetti. Nel 2017 Scelta e Listro erano finiti agli arresti domiciliari.

Incarichi e consulenze senza gara

Sotto l’amministrazione del vecchio management della società che gestisce i servi a terra del Falcone e Borsellino – così sosteneva l’accusa che non ha retto al vaglio del Tribunale presieduto da Fabrizio La Cascia – sarebbero stati assegnati incarichi e consulenze in maniera diretta. Senza cioè bandire una gara pubblica.

Sarebbe stata violata la legge, parcellizzando i lavori, in base alla quale se un progetto supera i 211 mila euro per affidarlo bisogna bandire una gara pubblica. Al di sotto di questa cifra può procedere con una trattativa negoziata, raccogliendo più offerte in modo da potere scegliere la più conveniente. Oppure, sotto la soglia dei 40 mila euro, si può procedere con un affidamento diretto. È per questo che i progetti sarebbero stato spezzettati. Quello per l’ammodernamento della hall arrivi era stato diviso in 117 micro progetti per un costo complessivo di 11 milioni di euro. “Tutto lecito”, hanno sempre sostenuto le difese.

Il professore Giambanco, docente alla facoltà di Ingegneria di Palermo, era imputato di truffa perché avrebbe ottenuto consulenze da Gesap “nascondendo” all’Università di esercitare la libera professione. Giambanco era accusato di avere nominato l’anziana madre come socio di maggioranza della “Industrial and civil structures workshop srl” per aggirare l’ostacolo. “Tutto si è svolto alla luce del sole”, sosteneva la difesa.

Già caduta l’associazione a delinquere

Già al Riesame era caduta l’ipotesi di associazione a delinquere. Ora l’assoluzione da sette capi di imputazione perché il fatto non sussiste. La prescrizione riguarda un solo reato contestato a Scelta, Vernetti e Mauro. Si trattava della presunta turbativa della gara per aggiudicare il servizio di parcheggio-autolavaggio.

Sono caduti nel merito anche i sospetti su due consulenze da 70 mila euro complessivi affidate alla Cometa srl, di cui Capuano viene indicato come amministratore di fatto, all’indomani dell’incidente che nel settembre 2010 vide un aereo Windjet uscire fuori pista. Altri 200 mila euro Gesap li diede a Capuano per la “sperimentazione di un dispositivo a decelerazione progressiva”.


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