PALERMO – La campagna elettorale si accende con lo scontro su condannati, assolti e “influencer” storici della zona grigia siciliana. Sponsor, ciascuno, di un determinato candidato o capicorda di una corrente. Non mancano indagati a piede libero, assolti e condannati. Ma cosa diceva il magistrato Paolo Borsellino sul rapporto tra politica, mafia e sentenze?
Era il 1989, Paolo Borsellino si trovava all’istituto tecnico di Bassano del Grappa. Parlava agli studenti
“L’equivoco su cui spesso si gioca è questo: si dice quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato, quindi quel politico è un uomo onesto. E no! questo discorso non va…
…perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire: beh! Ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest’uomo è mafioso. Però, siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato, quindi è un uomo onesto.
Ma dimmi un poco, ma tu non ne conosci di gente che è disonesta, che non è stata mai condannata perché non ci sono le prove per condannarla, però c’è il grosso sospetto che dovrebbe, quantomeno, indurre soprattutto i partiti politici a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti, facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti, anche se non costituenti reati”.
Leggi anche: Cuffaro e Dell’Utri: basta con l’antimafia delle parole
Possiamo fare a meno di Cuffaro politico
Non lo so cosa diceva borsellino ma di certo non avrebbe votato per il PD o per la pseudosinistra in generale…
BORSELLINO , FALCONE ieri . Oggi altri magistrati lottano , cercano sponde
nel governo per vedere approvate leggi che rendano poco utile il delinquere .
l’Italia non è la nazione , che vede un politico sospettato , anche pesantemente
dimettersi , non entrare più in politica . Anzi farà il possibile che compagni
di cordata , approvino leggi di protezione . Allora ! Ma non per fare polemica
ma al governo ci sono stati tutti , destra e sinistra , e non sembra che si
siamo mai prodigati in tal senso . Allora perché in vicinanza di elezioni
ci si scontra non su programmi realizzabili , ma su argomenti degni
di ” curtighiu ” che poi confondono gli elettori ? Ricordo un area
questa o quella per me pari sono………