Palermo, consiglio cerca casa: bocciato Palazzo Belvedere

Palermo, il consiglio comunale cerca “casa”: bocciato Palazzo Belvedere

Nuovo furto nell’edificio dell’ex provincia
SALA MARTORANA
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PALERMO – Non c’è pace per il consiglio comunale di Palermo. Sfrattato da Palazzo delle Aquile per lavori e ospite indesiderato a Palazzo Cominiti, di proprietà dell’ex Provincia, il parlamentino della quinta città d’Italia è in cerca di una sistemazione che risolva una volta e per tutte i problemi di coabitazione tra il Comune e la Città metropolitana. Due enti quasi imparentati, visto che il sindaco è lo stesso, ma comunque diversi e autonomi, tanto da rendere la coabitazione in via Maqueda un continuo problema.

Furti a Palazzo Belvedere

Lo ha ammesso perfino il presidente del consiglio Giulio Tantillo che, in seguito a un intervento del consigliere comunale del Partito Democratico Fabio Giambrone, ha rivelato di essere stato costretto a consultare la posta in entrata a Sala Martorana in mancanza di spazi adeguati e stanze. Non è un mistero che la convenzione stipulata si sia rivelata difficilmente applicabile e il risultato è che gli uffici sono sparsi qua e là: alcuni gruppi sono a piazza Pretoria, altri hanno già traslocato a Palazzo Belvedere, tra cui la vicepresidenza vicaria e l’ufficio autonomo, dove però sono entrati (per la seconda volta in pochi giorni) ignoti che hanno commesso dei furti.

Una notizia trapelata durante i lavori del consiglio e su cui Giambrone ha chiesto chiarimenti: “Desta molta preoccupazione, a rischio sono non solo i dipendenti ma anche la documentazione riservata dei gruppi, siamo in una situazione di oggettiva difficoltà”. “E’ evidente che non si può pensare di spostare gli uffici lì e non ero stato informato dei trasferimenti in corso – ha risposto Tantillo -. E’ necessario prima dotare il palazzo dei necessari sistemi di sicurezza, a garanzia dei dipendenti. La convenzione così com’è non va bene, ci sarà presto un incontro con i vertici amministrativi della Città metropolitana per cambiarla: il consiglio comunale chiederà l’uso esclusivo di Sala Martorana e che i gruppi vadano tutti al Palazzo delle Ferrovie di via Roma”. E dire che, secondo la convenzione, Palazzo Belvedere avrebbe dovuto ospitare proprio il consiglio comunale, salvo poi rendersi conto della mancanza dell’ascensore, cosa che ha poi fatto cadere la scelta su via Maqueda.


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