PALERMO – Per la prima volta Palermo ha un procuratore generale donna. Il plenum del Csm ha infatti nominato Lia Sava, 58 anni, nel ruolo che era vacante. Sava è attualmente procuratore generale a Caltanissetta.
Originaria di Bari, Lia Sava ha svolto la sua carriera prima nel capoluogo pugliese e successivamente a Palermo, dove ha lavorato nella Dda sin dai tempi del procuratore della repubblica Gian Carlo Caselli. Sava è stata tra i pubblici ministeri che hanno sostenuto l’accusa nell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia.
Il carrierismo ha mille sfaccettature!! Anche inventarsi impianti accusatori contro validi investigatori delle forze dell’ordine può essere interpretato come carrierismo. Mi dispiace ma non vedo eredi di Falcone e Borsellino!!!
… ed aggiungerei che ha perduto di credibilità…. con errori e schieramenti. Direi che segue il nulla politico
Vedo con piacere che ormai le pietre le lanciano tutti anche quelli che peccano.
Parole di DI MATTEO condivisibili ma occorre una profonda riforma della Magistratura che passi dalla separazione delle carriere e funzioni, divieto per i magistrati di rientrare da copertura di incarichi politici ecc.., responsabilità oggettiva, certeza nella chiusura dei processi
Ci mancava l’introduzione della improcedibilità dei reati compiuti contro la Pubblica Amministrazione, introdotta dalla riforma Cartabia, ad aggravare la degenerazione della Giustizia. Proprio mentre il Piano di rinascita Europeo, che vale ben 220 miliardi di euro, comincia il suo percorso decennale per ridurre le profonde disuguaglianze nei territori dell’Unione con l’occhio rivolto all’arroganza criminale e complicità politica.