PALERMO – Diventano piste ad alta velocità sotto gli occhi di passanti e negozianti. Le strade della città si trasformano in un far west che registra morti e feriti, spesso con la fuga di chi si trova al volante e prova a farla franca. Pirati della strada che alimentano un’emergenza già annunciata lo scorso anno, con una escalation di incidenti che tuttora non si arresta. E ad avere la peggio, sono sempre più frequentemente i pedoni: da gennaio ad oggi sono 120 gli scontri in cui sono rimasti coinvolti, come rivelano i dati forniti dall’Infortunistica della polizia municipale.
Uno degli ultimi incidenti è costato la vita a Muhit Chowdhllry, 55enne originario del Bangladesh che aveva un negozio in via Maqueda. E’ stato investito e ucciso in via Roma, di fronte alla Rinascente. Stava per attraversare la strada quando è stato travolto da una Smart bianca guidata da un giovane: quest’ultimo non si è fermato a prestare soccorso, ha premuto sull’acceleratore e si è dato alla fuga. Il commerciante è morto sul colpo. Il ragazzo, che aveva tentato di nascondere la Smart intestata alla madre in un vicolo del centro storico, è stato poi rintracciato nella sua abitazione del Capo. E soltanto due giorni fa, si sono spente le speranze per Marianna Gangi. 38enne investita i primi di marzo della zona del Villaggio Santa Rosalia.
Sempre nel giro delle ultime due settimane, altre quattro persone sono state investite lungo la via Roma. E’ successo all’altezza di via Mariano Stabile, poi vicino alle poste centrali e, ancora una volta, nei pressi di piazza San Domenico. A riportare le ferite più gravi, un settantenne, trasportato con codice rosso all’ospedale Civico. E’ stato ricoverato con prognosi riservata. E risale soltanto a poche sere fa l’incidente all’altezza di piazza Borsa, in cui un uomo alla guida di una Renault ha travolto una donna che attraversava con il suo cagnolino al guinzaglio. Quest’ultimo è rimasto ucciso, la padrona è invece finita in ospedale con diverse ferite.
Nello stesso giorno, una donna è stata travolta da uno scooter nella zona di Tommaso Natale, il giorno dopo altri due pedoni sono rimasti feriti in via Principe di Paternò e in via Pitrè. Da gennaio a febbraio, altri schianti si sono rivelati gravissimi in via Casalini, via Castellana, via Damiani Almeyda, via Ausonia, via Perez, viale dei Picciotti e Viale Regione Siciliana, con un totale di dieci feriti trasportati al pronto soccorso in condizioni particolarmente critiche.
“A contribuire al numero di incidenti – spiegano dalla polizia municipale – la bassa soglia d’attenzione al volante provocata dall’utilizzo di dispositivi informatici e smartphone, e la velocità”. D’altronde, uno sguardo allo smartphone, l’invio di un messaggio o una telefonata, possono trasformarsi in gravissimi fattori di distrazione per chi è la guida, che si trasforma in un pericolo per sé e per gli altri.
Per contrastare l’escalation di casi, i controlli delle forze dell’ordine sono stati potenziati. I risultati confermano una tendenza preoccupante: la maggior parte degli automobilisti è stata infatti sorpresa con il cellulare alla guida. Il monitoraggio su strada disposto dal comandante della polizia municipale, Gabriele Marchese, è partito nel maggio del 2017, con un nucleo creato ad hoc che si muove sulle vie palermitane in borghese: da allora le moto civette e gli agenti hanno colto sul fatto ben 461 automobilisti, intenti a guidare con lo smartphone in mano.
E in merito ai numerosi casi in via Roma, nei giorni scorsi è intervenuto l’assessore alla mobilità Giusto Catania: “Fermo restando che la prima misura necessaria è il rispetto delle norme da parte degli automobilisti – ha sottolineato – stiamo intervenendo con Amat per potenziare la segnaletica verticale ed orizzontale, in particolare per quanto riguarda la visibilità degli attraversamenti pedonali anche con l’installazione di segnaletica luminosa”. I primi dispositivi luminosi sono già stati collocati all’altezza di piazza San Domenico.