L'incendio di Palermo: i danni, i ristori e il censimento difficile

L’incendio di Palermo: i danni, i ristori e il censimento difficile

L'assessore Tirrito fa il punto. Cosa deve fare chi ha subito danni, o si trova senza un alloggio

“Il censimento è difficile, la Protezione Civile regionale fa una stima di almeno duecento persone che hanno subito danni a causa dell’incendio. Abbiamo chiesto ai privati di compiere una ricognizione e di mandare le istanze entro il 14 agosto. Le situazioni peggiori riguardano Borgo Nuovo, Inserra e la zona sotto San Martino”. Due settimane dopo il grande rogo di Palermo, l’assessore comunale alla Protezione Civile, Antonella Tirrito, torna a fare il punto. Le istanze presentate, al momento, sono circa una ventina, ma il dato è in aggiornamento. Sono tanti gli aspetti da considerare: dalla conta delle ‘ferite’, in vista di potenziali risarcimenti, all’urgenza di sistemare chi è rimasto senza un tetto.

Il censimento difficile

“Il censimento, come dicevo, non è semplice – spiega l’assessore Tirrito -. Non ci sono soltanto le abitazioni distrutte, ma anche il danneggiamento che hanno subito le case rimaste in piedi. Ci sono diversi interventi: quelli che il Comune, grazie all’agenzia sociale della casa, su un progetto del Pon metro, sta mettendo in campo per le emergenze abitative che prevedono, per esempio, l’affitto pagato fino a un anno, dopo la verifica degli assistenti sociali. Si stanno valutando tutte le soluzioni temporanee necessarie e in emergenza per coloro che hanno perso la casa e che versano in condizioni economiche e sociali svantaggiate”.

I danni e le istanze

“Il ristoro per i danni alle abitazioni – dice l’assessore – arriverà dopo che il governo nazionale avrà dichiarato lo stato d’emergenza. Stiamo, inoltre, valutando la condizione di alcuni immobili dell’edilizia popolare, abbiamo chiesto il contributo della facoltà di Ingegneria ed è giusto ricordare, sempre, il valore della prevenzione. Sono stata in diversi posti, la notte del rogo. Le abitazioni protette da azioni preventive si sono salvate”.

Gli sfollati

“Il primo dato assodato è che il Comune non ha lasciato neanche un nucleo familiare senza assistenza. In tutto, sono 15 le famiglie che in questo momento sono riprotette all’interno di alberghi della città grazie al progetto Ben-Essere delle Politiche sociali e lo saranno fino al 31 agosto”, ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

“I prossimi passaggi dell’amministrazione, da qui alla fine di questo mese, saranno quelli di trovare altri alloggi temporanei – ha spiegato il sindaco – e, contemporaneamente, iniziare un censimento delle abitazioni già disponibili del Patrimonio del Comune e dell’Agenzia dei Beni confiscati”.

La proroga dell’ordinanza

Il sindaco ha prorogato, fino al 31 agosto, l’ordinanza a tutela della salute. “Nonostante i primi riscontri sulla presenza di diossina sul suolo siano confortanti – ha detto -, si è deciso di procedere, in modo prudenziale e cautelativo, con una proroga dell’ordinanza, in attesa di un quadro completo delle analisi che si avrà nei prossimi giorni“. Le ferite dell’incendio di Palermo restano profonde.


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