Palermo, la lettera a Schifani, Messina e le "direttive" all'assessora

La lettera di Scarpinato a Schifani, Messina e le “direttive” all’assessora

Le intercettazioni dell'inchiesta della Procura di Palermo

PALERMO – Il comportamento dell’allora assessore regionale al Turismo Francesco Paolo Scarpinato non era piaciuto. Era il marzo 2023, giorni caldissimi alla Regione per lo scandalo Cannes.

Sabrina De Capitani, portavoce dimissionaria del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, e Filippo Geraci, consulente a titolo gratuito quando il Turismo era guidato da Manlio Messina, criticavano la scelta di Scarpinato che avrebbe dovuto temporeggiare invece di prendere carta e penna e scrivere una lettera per prendere le distanze dal progetto Cannes.

Quella lettera a Schifani

Aveva dato la colpa al dirigente e responsabile della Sicilia Film Commission, Nicola Tarantino. “Sta cosa della lettera che ha fatto a Schifani dove c’ha messo… il nome di Nicola Tarantino”, spiegava Geraci. “Dicendo che lui si scagionava da tutto questo e che la colpa era di Nicola Tarantino… sì ma io questa cosa qua la dirò a Manlio… a me Nicola ha detto di non dirlo a nessuno ma è una cosa troppo grave, cioè ma non esiste proprio”, aggiungeva De Capitani.

Era cambiata la giunta – da quella di Nello Musumeci a quella di Renato Schifani – eppure Manlio Messina, che nel frattempo era diventato vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, restava un punto di riferimento per le vicende isolane. Schifani bloccò 3,7 milioni di investimenti per la presenza siciliana al Festival di Cannes (oltre due milioni erano già stati spesi nel 2021 e 2022) e Scarpinato si attirò le critiche.

Non solo per il caso Cannes. Geraci raccontava alla portavoce di Galvagno che era stato contattato
da Carlo Auteri,
allora componente della commissione Cultura dell’Ars. Auteri è approdato alla Dc dopo il burrascoso addio a Fratelli d’Italia. ll deputato si era autosospeso dal partito a seguito del clamore suscitato dalla vicenda dei finanziamenti della Regione in favore di una galassia di associazioni vicine alla sua famiglia. La goccia che aveva fatto traboccare il vaso erano state le minacce pronunciate nei confronti del collega Ismaele La Vardera.

Auteri avrebbe riferito a Geraci di aver parlato con Manlio Messina per la sua nomina a “responsabile di Fratelli d’Italia al dipartimento Turismo”: “Carlo Auteri mi fa ‘prossima settimana Manlio m’ha spiegato tutto, prossima settimana andiamo da Elvira e facciamo tutto, picchi tu è giusto che stai di nuovo lì picchi devi seguire le cose che si sono fatte e tama puirtare avanti”.

“Grazie ai contatti di Messina”

Anche in questo caso Scarpinato avrebbe provocato mal di pancia per il suo atteggiamento attendista. Avrebbe temporeggiato fino a quando non c’è stato lo scambio di deleghe con Elvira Amata, pure lei di Fratelli d’Italia, partito che ha negli ultimi anni ha gestito l’assessorato al Turismo senza soluzione di continuità. E con una montagna di irregolarità e favori, sostiene la Procura di Palermo.

“Dopo dopo tre anni di contatti, di amicizie, di cose. Tutto quello che stiamo facendo, lo stiamo facendo pure grazie a questi contatti di Manlio – diceva Geraci –, la tua conoscenza, la conoscenza di Patrick Nassonge (l’uomo di Cannes ndr), di tutte le persone che hanno girato attorno a questa cosa facendo cose belle, cose pulite e cose per la Sicilia, cioè, dico io, perché non dobbiamo continuare…”. Una ulteriore conferma della centralità di Messina.

Geraci ha poi ottenuto una proroga del suo incarico di consulente dalla neo assessora Amata, anche lei indagata per corruzione. Il caso Cannes avrebbe suggerito una maggiore prudenza negli “affidamenti diretti”.

Le direttive di Galvagno e Messina

“Ciononostante, Amata – scrivono i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria nella informativa depositata con la chiusura indagini nei confronti dell’assessora – più volte si è dimostrata attenta esecutrice delle direttive pervenute dal presidente Galvagno e dall’ex assessore (attuale deputato nazionale) Manlio Messina, come in riferimento all’assunzione, quale consulente del proprio assessorato regionale al Turismo, di Geraci, la promessa di predisposizione di un ‘bando sartoriale’ per
l’assegnazione di un contributo economico a favore della testata giornalistica Vogue”.

Il bando “su misura”

De Capitani si sarebbe accordata con l’assessora Amata tramite il suo capo di gabinetto vicario Giuseppe Martino, poi divenuto segretario particolare e dimessosi nei giorni scorsi: “Ho visto stamattina l’assessore… il problema è che noi dobbiamo avere un cappello per fare questa cosa, dopo le ultime situazioni del Festival di Cannes…”.

Le aveva dato un suggerimento: “… le ho detto ‘guarda, Elvira, siccome io te lo dico molto sinceramente perché loro sono stati molto onesti con noi, che tu gli dia mille euro che tu non glieli dia, comunque Vogue questa cosa la fa. È ovvio che io ci tengo in particolar modo a un contributo, ok? Perché così noi possiamo entrare nei contenuti… Allora lei mi ha detto ‘guarda, Sabrina, siccome a me piace tantissimo, tantissimo questa cosa. Noi adesso facciamo proprio un bando apposta per questa cosa e io telo dico quando, ok?’”.


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