PALERMO – Inizia a muoversi qualcosa intorno allo stadio “Renzo Barbera”, in quello che è ormai l’immediato prepartita di Palermo-Juventus. Grande attesa soprattutto per la fase dei controlli nelle zone di prefiltraggio, dovuti anche all’allarme per i casi recenti di attacchi terroristici. La situazione dei controlli è andata secondo i piani delle forze dell’ordine, i tifosi che hanno avuto accesso all’interno dell’impianto si sono resi conto della necessità di controlli più serrati, esibendo i documenti di identità e consentendo la perlustrazione di zainetti e borse.
La seconda fase del controllo consiste nell’utilizzo dei metal detector, una volta che i tifosi si portano verso i cancelli di ingresso e gli appositi tornelli. Si è registrata qualche coda, ma nulla di particolarmente complicato e prolungato, visto che la gente è giunta allo stadio con un buon anticipo rispetto all’orario di inizio della gara. Già alle 18 sono stati aperti i primi cancelli, come annunciato dalla società, con tante famiglie con bambini al seguito che hanno pian piano affollato il “Barbera”: diverse le comitive di ragazzi provenienti dalle province, come Siracusa, Trapani e Agrigento.
Grande disciplina anche dagli automobilisti che hanno circolato nelle vie antistanti lo stadio, così come per coloro i quali hanno parcheggiato i loro veicoli per accedere. Rispettato il divieto di sosta posto per l’occasione in piazza Giovanni Paolo II (ex piazza Alcide de Gasperi), nella zona in cui trovano solitamente posto i venditori ambulanti di panini e bibite. Molto celeri e senza intoppi anche i controlli per i tifosi della Juventus, che in poco tempo hanno occupato i 1.500 posti riservati all’interno del settore ospiti.
AGGIORNAMENTO DELLE 19.50: Ha iniziato a formarsi una coda un po’ più consistente nella prima zona del prefiltraggio, di fronte all’ingresso dell’ospedale C.T.O. Nessun segno di tensione da parte dei tifosi, ma ora la folla inizia a essere maggiore rispetto ai minuti precedenti, visto che il fischio d’inizio della gara si avvicina.