Palermo-Juve, la storia dice rosa | Brienza-Amauri, che gran serate - Live Sicilia

Palermo-Juve, la storia dice rosa | Brienza-Amauri, che gran serate

Gli ultimi due precedenti al "Barbera" tra rosanero e bianconeri hanno visto vincere questi ultimi di misura, ma in diverse occasioni il pubblico di fede palermitana ha potuto esultare per vittorie storiche ai danni della Vecchia Signora. In particolare nel 2005 e nel 2008.

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PALERMO – Nomi che hanno fatto la storia e meteore rese celebri solo da questa partita. Palermo-Juventus o Juventus-Palermo, da quando i rosa hanno ritrovato la Serie A dopo oltre un trentennio di purgatorio, ha rappresentato la sfida in cui il club di viale del Fante ha saputo esaltarsi nel migliore dei modi. Più che contro ogni altra big del calcio italiano, la sfida ai bianconeri è stata pregna di significato: sia per questioni territoriali, dato che la Sicilia è storicamente un feudo juventino, sia per questioni di classifica, dato che per due anni consecutivi il Palermo si è ritrovato a lottare per gli stessi obiettivi della squadra allenata da Zaccheroni prima e da Delneri poi. Qualcosa che, almeno fino a questa stagione, non si è mai visto contro Milan e Inter, escludendo la finale di Coppa Italia persa contro i nerazzurri all’Olimpico di Roma.

È forse anche per questo che i giustizieri della Juventus hanno un posto speciale nella storia del Palermo. La prima vittoria del Palermo di Zamparini contro una grande è stata proprio contro l’armata di Fabio Capello, in un “Renzo Barbera” sold out per ogni evenienza, sia che in campo ci fosse la Juve o il Chievo. Una maglia col numero 90 e un sinistro a spiovere che si insacca all’angolino: è probabilmente l’immagine simbolo del primo Palermo di quell’epoca, quello di Corini, Toni, Zauli e di quel Franco Brienza che regalò a una città intera un momento da sogno. Una delle dieci perle di una stagione irripetibile per il folletto ischitano, che da lì a qualche mese troverà anche la prima convocazione da parte di Marcello Lippi per la nazionale.

La prima vittoria non si scorda mai. Vale per quelle in casa, così come per quelle in trasferta. E se a Torino il Palermo non ha mai assaporato la gioia dei tre punti, vuol dire che per farlo serve qualcosa di inaspettato. Tipo un ragazzino di diciotto anni, proveniente dalla Georgia, il cui cognome assomiglia più ad uno scioglilingua che ad altro. Levan M’chedlidze illuderà i palermitani di aver trovato in casa un nuovo potenziale campione bucando Buffon a nemmeno dieci minuti dal fischio finale. Prima rete in Serie A per il ragazzino proveniente dall’Empoli e il Palermo di Ballardini sogna una nuova cavalcata verso l’Europa. Non ci riuscirà, venendo beffato in volata dalla Roma, a causa dell’atavica differenza di punti tra partite in casa e partite in trasferta.

Non riuscirà a centrare l’Europa anche una delle squadre più anonime dell’era Zamparini, quella guidata da Colantuono, che però riesce a togliersi una soddisfazione enorme al cospetto della Juventus di Ranieri. Amauri è in una di quelle serate in cui fermarlo è praticamente impossibile, e nel primo tempo mette a segno una doppietta da copertina. I titoli dei giornali sono già tutti per l’italo-brasiliano, se solo non fosse per un Del Piero in uno stato di grazia paragonabile a quello del numero 11 rosanero. Altra doppietta e parità, fino ai minuti di recupero. Anche qui, però, è il personaggio che non ti aspetti a risolvere la questione e a ridare un lieto fine alla favola. Mattia Cassani raccoglie un pallone al limite dell’area sugli sviluppi di un calcio d’angolo e spara un bolide sotto la traversa. Buffon guarda il pallone e il Barbera esplode, per un 3-2 che rappresenta una delle poche gioie ottenute in quell’annata.

Arriviamo infine all’ultima vittoria del Palermo contro la Vecchia Signora, datata 2 febbraio 2011. E ancora una volta, dopo la rete del vantaggio di Miccoli, il gol arriva da chi meno te l’aspetti: corner corto dalla destra, cross al bacio di Cassani e la testa pelata di Giulio Migliaccio è la prima ad impattare sul pallone, che termina in rete per il momentaneo 2-0 del Palermo. Una rete di Marchisio chiuderà i conti sul definitivo 2-1, che ad oggi rappresenta non solo l’ultima vittoria del Palermo contro la Juventus, ma anche l’ultima volta in cui i rosa sono riusciti a fare punti contro i bianconeri. Cinque sconfitte negli ultimi cinque precedenti, tre a Torino e due in casa, contro una squadra che fino a qualche anno fa sembrava abbonata alla sconfitta sul campo del Barbera. Un trend negativo che gli uomini di Iachini proveranno ad invertire, nella speranza di trovare un nuovo Brienza a “purgare” Buffon.


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