PALERMO – Settimana sicuramente particolare quella che il Palermo ha vissuto in vista della gara contro il Pisa. Il match di sabato contro la compagine di D’Angelo, oltre a rappresentare in questo momento un vero e proprio scontro salvezza, sarà fondamentale per i rosa per provare ad uscire dal momento estremamente negativo condito da tre sconfitte consecutive.
In questi giorni la società targata City Football Group si è stretta attorno al tecnico rosanero Corini, finito nel banco degli imputati da una larga fetta della piazza per i risultati deludenti fin qui raccolti, presentandosi agli allenamenti per confermare la fiducia all’allenatore di Bagnolo Mella. Una “riunione di famiglia” per sostenere tecnico e squadra, nella speranza di poter ritrovare un successo che manca ormai da più di un mese.
LA PROPRIETA’ A BOCCADIFALCO
Il primo a presentarsi nel capoluogo siciliano, nella giornata di martedì 11 ottobre, è stato Giovanni Gardini. Il direttore generale del Palermo ha fatto visita alla squadra e a Corini al Tenente Onorato di Boccadifalco nel giorno dell’apertura del campo di allenamento alla stampa, occasione nella quale lo stesso Gardini ha rotto il silenzio ed è intervenuto sul momento dei rosa a nome della società.
“La fiducia in Corini nasce dal momento in cui è stato scelto, non si può valutare un progetto di lungo periodo in in così poco tempo”: con queste parole il DG rosanero ha confermato, ai giornalisti presenti, piena fiducia nei confronti di Corini. Nessun ultimatum da parte della società, con la consapevolezza però di dover trovare risultati e che il tempo non sia, come detto dallo stesso direttore generale, “un’opportunità e non un alibi”.
Dopo Gardini, rimasto in questi giorni insieme alla squadra, ieri è stata la volta dell’approdo a Palermo di Diego Gigliani. La presenza nel capoluogo dell’amministratore delegato del City Group ha dato un segnale ancora più forte della presenza della proprietà attorno alla squadra e all’allenatore, dal momento che Gigliani non veniva in città dal primo allenamento del Palermo targato Corini. Insieme a lui è tornato a Palermo anche Zavagno, a completare la riunione “di famiglia” per stare vicini alla squadra e capire i motivi del deludente avvio di stagione.
ORA LA PAROLA AL CAMPO
La società ha mostrato, in questi giorni, pieno appoggio e supporto ai rosa e al tecnico Corini ma è chiaro che adesso la parola spetti esclusivamente al campo. Come ha ribadito Gardini, in un momento così delicato in termini di risultati e prestazioni non si può pensare che le colpe siano solo del tecnico e non bisogna trovare responsabili ma soluzioni.
Queste ultime, tuttavia, sono da trovare in primis proprio da Corini che, seppur confermato fortemente dalla società, sa di dover riguadagnare la fiducia dei tifosi che a più riprese ne invocano l’allontanamento. Le due sfide contro Pisa e Cittadella rappresentano, se non le ultime spiagge del tecnico di Bagnolo Mella, due partite fondamentali per poter uscire dal momento no e iniziare a portare punti che facciano bene alla classifica e al morale.
Possibile quindi che, per dare una scossa alla squadra, Corini possa optare per qualche soluzione inedita e a qualche cambio negli interpreti dal primo minuto soprattutto a centrocampo, forse il reparto che finora ha convinto di meno rispetto alle aspettative. Ciò che bisogna evitare, in casa Palermo, è che questa settimana di stimoli da parte della società non produca un secondo “effetto Manchester” all’incontrario, con tante aspettative della vigilia miseramente vanificate dalla prestazione in campo della squadra. Per la vera scossa adesso al Palermo serve soltanto una cosa: vincere e convincere.