C'è da rabbrividire a prendere atto di come un governo, persone che dovrebbero avere a cuore le sorti del Paese, in uno dei momenti più tragici per l'economia, per puri interessi di bacino elettorale si avvii a sperperare una quantità di risorse pubbliche, soldi presi dalle tasche dei contribuenti, per un opera la cui fattibilità è oltremodo incerta, un autentico salto nel buio, confutata da autorevoli esperti del settori e per quanto riguarda la ferrovia dall'evidenza incontestabile che in nessuno dei primi 28 ponti sospesi al mondo, ivi compresi quelli cinesi, giapponesi e turchi passa un treno.
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