Palermo, Lagalla perde pezzi è pronto al contrattacco: Dc in ascesa

Palermo, Lagalla perde pezzi ma è pronto al contrattacco: Dc in ascesa

Il sindaco prova a evitare nuove fughe mentre i cuffariano crescono

PALERMO – E sono due. Anche Giovanna Rappa lascia il gruppo che al consiglio comunale di Palermo fa capo al sindaco Roberto Lagalla, ossia la lista “Lavoriamo per Palermo” che in pochi giorni è scesa da cinque a tre componenti: dopo l’addio di Salvo Alotta, emigrato in Forza Italia, ora è la volta della Rappa che è passata alla nuova Democrazia cristiana di Totò Cuffaro.

Lagalla perde pezzi

Un passaggio ampiamente annunciato ma dal significato simbolico e politico dirompente: Lagalla, pur essendo il sindaco in carica, non allarga il suo gruppo e addirittura perde consiglieri. Un pessimo segnale, considerando che la crepa potrebbe addirittura allargarsi con altri addii eclatanti: Pino Mancuso al momento resterà nel gruppo ma non è un mistero la sua vicinanza all’ex deputato e pastore evangelico Sandro Oliveri che ha portato la Rappa nella Dc.

Dc in ascesa

Il sindaco perde pezzi in favore di due alleati, Forza Italia e cuffariani, che hanno ormai stretto un patto in vista delle Europee: gli azzurri vogliono nominare altri assessori mentre la Dc è in continua ascesa. Poco più di un anno fa alcuni alleati del centrodestra non volevano il partito neanche al tavolo delle trattative per le Comunali e oggi invece i democristiani salgono da tre a cinque componenti, diventando una delle forze più numerose della coalizione. Un attivismo che non è passato inosservato in Fratelli d’Italia che è pronta a reagire con Natale Puma e Andrea Mineo, ex azzurri in cammino verso la premier Giorgia Meloni.

Caos nella Lega

Una maggioranza che è ostaggio delle liti interne. L’altro caso è quello del capogruppo della Lega Alessandro Anello che qualche giorno fa ha rotto gli indugi: reclama il posto da assessore, al momento occupato da Sabrina Figuccia, e in caso contrario potrebbe lasciare il Carroccio che si ritroverebbe con appena un consigliere. Tutti invocano l’intervento di Matteo Salvini per risolvere la contesa, anche se la Figuccia non sembra intenzionata ad alcun passo indietro; a quel punto Anello potrebbe essere tentato dalle sirene cuffariane o da quelle del sindaco.

Sindaco in campagna acquisti

L’ex rettore sa di non poter rimanere a guardare mentre gli alleati gli soffiano consiglieri: al momento del rimpasto, da celebrarsi ora o dopo le Europee, dovrà arrivarci con numeri robusti per non finire schiacciato. Lagalla dialoga con Anello ma si dice che interlocuzioni siano in corso anche con qualche azzurro, nonostante le smentite degli interessati; così come in tanti danno per possibile un dialogo con Azione, vista l’apertura di credito di Fabrizio Ferrandelli in occasione del piano triennale, sebbene alle Europee si troverebbero a sostenere liste diverse. Cosa che complica non poco le cose.


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