Palermo, Lagalla salva in extremis i fondi ex Gescal - Live Sicilia

Palermo, Lagalla salva in extremis i fondi ex Gescal

Scontro con le opposizioni, via a progetti per 58 milioni
CONSIGLIO COMUNALE
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PALERMO – Ci sono 4,5 milioni per rifare strade e marciapiedi, uno svincolo in viale Michelangelo, l’area pubblica di via Di Vittorio, la rotatoria di via Besta, un murale digitale luminoso in via Coppi, la piazza dello Zen 2, il recupero del baglio Mercadante e interventi nelle scuole. Buone notizie per i quartieri Zen, Sperone e Borgo Nuovo, visto che il consiglio comunale di Palermo ha approvato in “zona Cesarini” (ma senza le opposizioni) la rimodulazione dei fondi ex Gescal.

Il voto in extremis

Un pacchetto di provvedimenti che si trascina da anni e che nel tempo è stato più volte rimaneggiato, anche se questa (almeno così assicura l’assessore Totò Orlando) dovrebbe essere la volta buona. La maggioranza del sindaco Roberto Lagalla, nell’ultimo giorno utile per non perdere i finanziamenti, ha dato il via libera ai progetti, nonostante le accuse della minoranza di non aver coinvolto l’Aula. Una tensione che da due giorni tiene sotto scacco il consiglio e in generale il centrodestra, dilaniato da assenze e scontri interni che hanno portato a far saltare la seduta di martedì.

La protesta delle opposizioni

Il centrosinistra ha lamentato il mancato coinvolgimento nella rimodulazione delle somme, con la delibera che è praticamente arrivata già pronta appena qualche giorno fa. Lo spauracchio di mandare in fumo 58 milioni di euro ha però ricompattato la coalizione di Lagalla che ha così evitato quello che sarebbe stato uno scivolone in piena regola, anche mediatico. Una lunghissima capigruppo ha provato a trovare una mediazione che alla fine non è arrivata e il risultato è stato il sì di 22 consiglieri, tutti di centrodestra, con le minoranze rimaste fuori.

Gli interventi

Dei 58 milioni, oltre 47 arrivano dalla Regione mentre 11,2 li metterà il Comune; altri 4 (quelli per via Di Vittorio) dovranno invece provenire da fondi extracomunali, soldi su cui serve la copertura. Se tra gli interventi trova spazio la piazza dello Zen 2, saltano invece altri progetti che riguardano via Achille Grandi, largo Gibilmanna, piazza San Paolo, via Mazzola, vicolo Benfratelli.

Le reazioni

“Oggi sarebbe stato un giorno di festa per tutta la città se fossimo stati messi nella condizione di non subire la rimodulazione, tenendo all’oscuro non solo le minoranze ma tutto il consiglio – attacca Mariangela Di Gangi -. Siamo di fronte a un’amministrazione allergica alla partecipazione. Sono però soddisfatta per l’inserimento della piazza dello Zen 2 che finalmente verrà realizzata. Rimane particolarmente singolare il fatto che la maggioranza presenti e voti propri ordini del giorno per finanziare le opere rimaste fuori dalla rimodulazione”.

“Nell’ultimo anno – dichiarano il deputato regionale Adriano Varrica e il consigliere comunale Antonino Randazzo – oltre ad aver scongiurato che le risorse venissero destinate a quartieri diversi da Zen, Sperone e Borgo nuovo, abbiamo ottenuto la reintroduzione del progetto del parco con piscina comunale in via Di Vittorio e, per ultimo, con una norma ad hoc approvata in Ars abbiamo sospeso i termini per il nuovo decreto del Presidente della Regione, salvando i 58 milioni di euro. Purtroppo, l’Amministrazione Lagalla – aggiungono i due esponenti cinquestelle – si è dimostrata insensibile alle rivendicazioni dei cittadini e dei consigli di circoscrizione che volevano il reinserimento dei progetti del giardino di via Achille Grandi allo Sperone e degli interventi di riqualificazione a verde allo Zen, a partire dalla bonifica del cumulo di detriti in via Carosio. Hanno invece mantenuto un progetto dalla dubbia utilità come quello in via De Felice. Come Movimento 5 Stelle – concludono – continueremo la nostra battaglia affinché vengano finanziati al più presto”.

“L’approvazione dell’accordo di programma relativo ai programmi di recupero urbano rappresenta un momento storico per la nostra città – dice Domenico Bonanno, capogruppo della Democrazia Cristiana -. Il Consiglio Comunale, infatti, con il voto di oggi ha dato il via libera a 20 interventi per un importo di circa 60 milioni di euro che verranno eseguiti nei quartieri Zen, Borgo Nuovo e Sperone. Grazie all’intesa trovata con la Regione Siciliana, finalmente vedranno la luce interventi fondamentali per tre aree della città il cui rilancio rappresenta un obiettivo strategico per questo consiglio e per questa amministrazione, dopo troppi anni di ritardi e false promesse. Siamo felici ed orgogliosi di aver contribuito come forza politica all’approvazione dell’ennesimo atto di buon governo che accende i riflettori su tre quartieri importanti della città per troppo tempo considerati di serie b”.   

“L’approvazione della rimodulazione dei fondi ex Gescal, approvata oggi dal consiglio comunale di Palermo, consentirà di sbloccare opere pubbliche per 58 milioni di euro nei quartieri San Filippo Neri, Sperone e Borgo Nuovo. Un risultato che arriva dopo anni di attese e rinvii, grazie all’impegno dell’amministrazione guidata da Roberto Lagalla e al lavoro dell’assessore Totò Orlando, e che, dopo il voto del consiglio, permetterà di avviare i cantieri in tempi brevissimi e di consegnare alla città opere pubbliche importanti che riguardano scuole, viabilità, decoro e strade”. Lo dice Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo.

“Nell’ ultimo giorno utile per non perdere i fondi ex Gescal, una maggioranza sfilacciata ha rischiato fino all’ultimo di far saltare la ratifica dell’accordo con la Regione perdendo gli importanti finanziamenti che i cittadini aspettano da tanti anni. Nell’ambito Sperone sono stati eliminati due progetti inerenti la riqualificazione urbana, si tratta della realizzazione di un giardino a piazza Achille Grandi e la sistemazione di vicolo Benfratelli. È mancato il confronto democratico con i cittadini per trovare insieme delle soluzioni e priorità sui progetti”. Lo dichiarano i consiglieri del Movimento 5 Stelle della seconda circoscrizione, Pasquale Tusa e Emanuela Lo Nardo.     

“Si tratta di un atto di responsabilità e di sensibilità verso le esigenze dei cittadini più bisognosi, che vivono in quartieri spesso dimenticati dalle istituzioni. Con questa delibera, il Comune di Palermo dimostra di voler investire sulle periferie e di credere in una città più inclusiva e solidale – ha dichiarato il capogruppo Fi Gianluca Inzerillo -. Forza Italia Palermo continuerà a sostenere le iniziative volte a migliorare la qualità della vita dei palermitani e a vigilare sull’attuazione dei progetti finanziati con i fondi ex Gescal, affinché si possano concretizzare al più presto i benefici attesi”.

“È un giorno importante per Palermo – ha commentato l’assessore regionale Alessandro Aricò -. Insieme con il presidente della Regione Renato Schifani, sempre molto attento alle opportunità di sviluppo di Palermo, e al sindaco Roberto Lagalla avevamo firmato l’accordo di programma che consentirà di portare a termine, entro cinque anni, opere pubbliche di recupero e riqualificazione urbana allo Zen, a Borgo Nuovo e allo Sperone, utilizzando fondi fermi da oltre venti anni e che rischiavano di andare perduti se il Consiglio comunale non avesse ratificato l’intesa. Il pericolo è stato scongiurato  grazie al lavoro sinergico di Regione e Comune e adesso si potrà intervenire su scuole e piazze, sul recupero di immobili di edilizia residenziale pubblica, sul ripristino di strade, marciapiedi e spazi verdi. In sostanza, si restituiscono condizioni di decoro e vivibilità a quartieri degradati”. 

Quasi 60 milioni saranno destinati ai quartieri Zen, Sperone e Borgo Nuovo di Palermo. Finanziamenti attesi da molti anni, che renderanno più belle e più vivibili zone importanti della città. Ringrazio per questo bel risultato la maggioranza in Consiglio comunale che ha approvato il provvedimento, l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò e tutta la giunta regionale che insieme al Comune ha finanziato le opere”. Lo dichiara Carolina Varchi, deputato palermitano di Fratelli d’Italia.“Con questi fondi, i cosiddetti ‘ex Gescal’, – aggiunge – tra le altre cose, miglioreremo alcune strade attraverso interventi di recupero e manutenzione, costruiremo e sistemeremo svincoli e rotatorie, daremo il via ai lavori per la piazza dello Zen 2, recupereremo il Baglio Mercadante, metteremo in sicurezza le scuole, realizzeremo una scuola materna, e tanto altro. Fondi e progetti veri e molto attesi, per migliorare la città con i fatti – conclude Varchi – e non con le parole o con l’ideologia”.

“Dopo 23 anni arrivano 58 milioni per le periferie di Palermo per un totale di 20 interventi per la costruzione e riqualificazione di nuove opere pubbliche – dice il presidente della commissione Urbanistica Antonio Rini -. Un’attenzione concreta alle periferie della città, come Zen, Sperone e Borgo Nuovo. È questa la forza dei numeri, di un momento storico per la città, raggiunto grazie all’approvazione di un atto del consiglio comunale relativo ai fondi ex Gescal. Un accordo importantissimo raggiunto grazie alla ferma volontà tra la Regione Siciliana del Governo Schifani, con l’instancabile lavoro dell’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricó, e il Comune di Palermo con la determinazione dell’Amministrazione e del sindaco Lagalla. Adesso il via ad una nuova stagione fatta di infrastrutture e opere pubbliche per il riscatto sociale e strutturale di periferie troppo spesso dimenticate”.

“Il sindaco Lagalla ha dichiarato in aula che per gli altri interventi che interessano sempre i tre ambiti i fondi saranno reperiti alla prossima sessione di bilancio che il Consiglio Comunale a presto sarà chiamato a deliberare”, dice il presidente della settima commissione Pasquale Terrani.

“Anche questa volta il consiglio comunale ha avuto un senso di responsabilità, non posso che essere felice per questi progetti che ricadono nella zona Sperone, altro tassello importante per il territorio che io rappresento, tra non molto subirà uno stravolgimento importante – dice il presidente della Seconda circoscrizione Giuseppe Federico -. Ringrazio l’amministrazione e Lagalla e l’amministrazione regionale e in particolare l’assessore Aricó che ha sbloccato questi progetti dopo 25 anni”.

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