"Palermo, l'inquinamento aumenta" - Live Sicilia

“Palermo, l’inquinamento aumenta”

Il consulente della Procura
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Esistono città più inquinate di Palermo, “ma questo non può essere certamente consolatorio né un motivo per non fare e non perseguire gli obbiettivi di tutela e miglioramento della qualità dell’aria previsti dalla normativa nazionale e comunitaria”. E la situazione della qualità “nel lungo periodo in città è peggiorata”. Le valutazioni critiche sullo stato dell’aria a Palermo e soprattutto sui rimedi adottati dal Comune, sono dei consulenti della Procura che, per l’inquinamento, ha chiesto il processo per il sindaco Diego Cammarata e per gli ex assessori comunali Giovanni Avanti e Lorenzo Ceraulo imputati di omissione di atti d’ufficio, perché non avrebbero adottato i provvedimenti necessari contro lo smog. Nel giorno in cui il pm Gery Ferrara avrebbe dovuto tenere la requisitoria e chiedere le pene per i tre imputati, per rispondere alle conclusioni dei tecnici della difesa, il magistrato ha depositato un supplemento di consulenza che ha fatto slittare la fine del dibattimento. E i dati sulle polveri sottili e sul biossido di azoto degli ultimi due anni – che non rientravano nel ‘periodo contestato al sindaco, ma sui cui la difesa sollecitava un cenno – non lasciano certo tranquilli.

”Per il biossido di azoto – si legge nella consulenza – emerge un costante e grave superamento per ogni anno del valore limite annuale per la protezione della salute umana di 40 mg/m3, (nell’anno 2009 con 56 mg/m3 supera di oltre il 33% il valore limite)”. “Per le polveri fini -prosegue – emergono negli anni 2005, 2006, 2007 e 2008 superamenti, eccedenti i 35 consentiti, del valore medio giornaliero per la protezione della salute umana di 50 mg/m3; il numero dei superamenti riscontrato nell’anno 2009 (38), nonostante sia diminuito rispetto a quelli riscontrati negli anni 2005, 2006, 2007 e 2008, è del 46% maggiore rispetto a quello rilevato nell’anno 2002 (26) conseguentemente possiamo affermare che la situazione dell’aria ambiente per il PM10 nel lungo periodo è peggiorata”.

Nella dettagliata consulenza, inoltre, gli esperti citano una decisione della Commissione Europea dell’1 febbraio. La Regione Siciliana tramite il ministero dell’Ambiente aveva chiesto una deroga per Palermo e altre zone della Sicilia al rispetto della normativa europea sulla qualità dell’aria. “La Commissione- spiegano i consulenti – non ha concesso la deroga per difetto o assenza di informazioni e/o specifiche azioni di risanamento”. “Con riguardo alle zone 6, 9 e 12, (9 corrisponde a Palermo n.d.r.) – ha scritto la Commissione citata dai consulenti – si ritiene opportuno sollevare obiezioni contro la deroga all’obbligo di applicare i valori limite giornalieri e/o annuali indicati in allegato, poiché non è stato dimostrato né che il valore limite non può essere rispettato a causa di condizioni climatiche avverse, di caratteristiche specifiche del sito o di apporto di inquinanti transfrontalieri, né che il rispetto dei valori limite potrà essere conseguito entro la scadenza del periodo di deroga nel 2011”. I legali degli imputati, visti i nuovi depositi del pm, hanno chiesto un termine a difesa. Il processo è stato rinviato al 4 marzo.

(Fonte ANSA)


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