Palermo, ddiopizzo si racconta attraverso una mostra

Addiopizzo si racconta attraverso una mostra

Vent'anni l'associazione tappezzò la città di adesivi

All’alba del 29 giugno del 2004 la città di Palermo, per la prima volta, si risvegliava tappezzata da centinaia di adesivi listati a lutto con il messaggio: «Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità».

Dall’estate del 2004 ad oggi, dagli adesivi all’impegno sul territorio di promozione del consumo critico antiracket, dall’assistenza alle vittime di estorsione alle riflessioni sul ruolo della politica e la qualità del consenso, dall’inclusione sociale alla rigenerazione urbana nel quartiere kalsa di Palermo, il cammino è stato a tratti prodigioso, faticoso, alle volte sconfortante, ma anche carico di soddisfazioni e risultati positivi.

A vent’anni da quel giorno Addiopizzo racconta attraverso una mostra la sua storia e il suo percorso di cittadinanza attiva.

Ad ospitare l’iniziativa lo spazio del No Mafia Memorial, grazie alla preziosa collaborazione degli amici del Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato Onlus. Foto, video, stampe, disegni originali e articoli di stampa che scandiscono la rottura del tabù sul pizzo.

Vent’anni che hanno segnato l’inizio di una svolta culturale che sebbene non si sia ancora del tutto compiuta ha registrato degli inediti e significativi passi in avanti nella lotta al racket delle estorsioni e per la costruzione di una comunità laboriosa e solidale.

L’inaugurazione della mostra “ADDIOPIZZO 20” è in programma sabato 29 giugno alle ore 11.30 al No Mafia Memorial, in corso Vittorio Emanuele 353. Vi aspettiamo per condividere nei ricordi e nelle emozioni di ciò che è stato la prospettiva verso la quale continuare a volgere sguardo ed impegno.


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