PALERMO – Uno lascia il carcere, l’altro ci resta. Sorte giudiziaria diversa per i fratelli Giovanni e Mario Adelfio, arrestati nel blitz dei carabinieri del Ros nel mandamento mafioso di Santa Maria di Gesù.
Per Giovanni Adelfio il Tribunale del Riesame ha respinto l’istanza della difesa. Nel caso del fratello Mario, invece, è stata accolto la tesi degli avvocato Jimmy D’Azzò e Calogero Vella.
Non si conoscono ancora le motivazioni. I legali hanno sostenuto la mancanza di gravi indizi. Ne caso di Mario veniva sottolineato che gli incontri con gli altri arrestati del blitz fossero avvenuti nel corso di matrimoni, funerali o per strada senza che nulla di illecito emergesse. Incontri fra vecchie conoscenze di quartiere, nulla di più.
Dei due fratelli è Giovanni Adelfio che, secondo l’accusa, ricoprirebbe un ruolo di vertice. Sarebbe il reggente della famiglia mafiosa. Figlio e nipote di uomini di peso in Cosa nostra, Giovanni Adelfio è già stato condannato per mafia.