Palermo, uomini del pizzo "inchiodati" dalle immagini alla Noce

Uomini del pizzo “inchiodati” dalle immagini e dal coraggio delle vittime

Gli arresti nel quartiere Noce FOTO

PALERMO – Inchiodati dalle dichiarazioni di commercianti e imprenditori e dalle telecamere. Gli uomini del pizzo se ne andavano in giro nel rione Noce a bordo di scooter elettrici convinti di potere fare la voce grossa.

Pizzo alla Noce, le denunce

In tre li hanno denunciati, raccontando ai poliziotti della squadra mobile delle visite e delle minacce ricevute. Il sostituto procuratore Giovanni Antoci ha chiesto l’arresto e il giudice per le indagini preliminari Filippo Serio ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Giuseppe Frangiamore

Senza esitazione alcuna due imprenditori edili e un commerciante hanno raccontato le frasi pronunciate dagli uomini del pizzo identificati in Giuseppe Frangiamore e Giovanni Montoro. Si sarebbero presentati in azienda, se non c’erano i titolari affidavano il messaggio intimidatorio ai dipendenti: “Digli che va a prendere i soldi altrimenti finisce male…”; “… già siamo passati mille volte digli al tuo principale che si presenta che lui sa dove deve andare altrimenti lo andiamo a prendere a Monreale”.

Giovanni Montoro

Ed ancora frasi dal contenuto inequivocabile: “Digli al tuo titolare di portare i soldi lui sa di che cosa parliamo”; “Ci conosciamo mi chiamo Giuseppe 1.500 a Pasqua e 1500 a Natale”.

Montoro esce di casa in motorino

Addiopizzo, volantinaggio alla Noce

Una delle vittime già in passato aveva denunciato un tentativo di estorsione. Ha aderito ad Addiopizzo. L’episodio della Noce sfugge alla regola mafiosa di stare alla larga da chi denuncia. “La macchina del racket alla Noce è ripartita”, scriveva LiveSicilia poche settimane fa quando l’associazione antiracket tappezzò di adesivi le strade del quartiere.

Frangiamore transita davanti ad un cantiere preso di mira

Il 25 giugno scorso l’addetto alla sorveglianza di un cantiere aveva visto un uomo con berretto, maglietta bianca e pantaloncini neri, a bordo di uno scooter elettrico avvicinarsi al cancello di ingresso del cantiere, introdurre un bidone di tre litri contenente benzina e poi darsi alla fuga.

Giuseppe Frangiamore

Lo hanno identificato in Montoro grazie alle immagini di una telecamera che lo ha filmato mentre usciva da casa. Altre telecamere li hanno immortalati mentre si presentavano assieme in un negozio per avanzare la richiesta di pizzo.


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